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CLARIMONDE LA VAMPIRA DEL PRETE

Un lavoro dove l'eterno dissidio cosmico tra le opposte forze della natura ne rappresenta l'elemento caratterizzante: il dissidio tra il bene e il male, tra EROS E THANATOS.
Un contrasto che appare più stridente che mai considerando il contesto socio-letterario all'interno del quale tali forze si manifestano.
Un contesto che mette in luce una problematica sociale più che mai  attuale: il celibato del clero reso obbligatorio da una professione di fede; una forzata condizione umana che cozza contro le forze della natura, e l'EROS che ne è l'espressione sublime diventa il MALE, il peccato, il senso di colpa che dilania il protagonista e lo accompagna fino alla morte.
Le estasi d'amore, pulsioni di vita, interrompono sistematicamente  THANATOS sempre in agguato.
La donna, simbolo del male nel contesto specifico, non a caso  simboleggia la morte.
Ma la donna, CLARIMONDE la vampira, l'essere immondo, in un contesto naturale è l'elemento sublime che sconvolge l'ordine precostituito divenendo immortale.

(Nicoletta Martuccio)

 

 

CLARIMONDE, LA VAMPIRA DEL PRETE DI FRANCIONE AL DUSE DI ROMA    

                                            

 Venerdì 8 ottobre ho assistito per la prima volta ad una commedia del giudice  drammaturgo  Gennaro Francione.

 Ho cercato di non perdere nulla dell'esperienza che mi veniva offerta.

La rappresentazione era al teatro Duse. Non un teatro, ma un mini teatro che può accogliere solo cinquanta spettatori. Una piccola sala, raccolta e credo nata quasi per quello che ho ascoltato dopo la rappresentazione dell'atto unico di Francione.

Gli attori, giovani e amanti dell'arte scenica, hanno saputo cogliere l'essenzialità del discorso   fantastico   messo in dialogo dall'autore.

Clarimonde, la Vampira del prete, liberamente tratto dal racconto La Morte Amoureuse di Theophile Gautier in cui  si  fa allusione al quadro d'Eugène Delacroix   La morte de Sardanapale, è una metamorfosi tra realtà e sogno.

La morte interroga e annota i peccati di Romuald, prete innamorato e condannato al dolore di un amore terreno. Clarimonde è la donna vampira che per amare e continuare a vivere ha bisogno del sangue di Romuald.

Dall'altra parte il protagonista dona il suo sangue affinché quest'amore terreno possa dare a lui  la gioia di una passione. Una passione umana, lontana dalla trascendenza della fede. Una fede che comunque non lo abbandona mai neanche quando si concede alla vita libertina nella città di Venezia. Essa ritorna ad ossessionarlo, a prenderlo, a castigarlo.

Il piéce di Francione coglie  pienamente il pensiero di Gautier e ne fa un atto  unico ricco di simboli e di colori così come descrive Theophile.

Ho molto apprezzato la discussione messa in scena dall'autore subito dopo la chiusura del sipario.

Noi spettatori siamo stati per un po' protagonisti di una discussione sul teatro e per il teatro.  La chiacchierata tra appassionati di teatro, quello vero, mi ha portata indietro  negli anni, ai lunghi discorsi dopo un film o una commedia. Quelle lunghe discussioni  fra studenti ci hanno fatto crescere ed amare la cultura. Un’emozione riscoperta.

Quei ragazzi della compagnia teatrale “Gli Sbandati” durante la rappresentazione hanno dato emozioni destabilizzanti, ci hanno condotti ad avere atteggiamenti critici nei confronti di un dramma d'amore straziante e ambiguo.

Il dramma messo in scena dalla compagnia  è fedele al testo. Solo  ho trovato non in linea con la performance la figura della Morte. Aveva colori accesi in viso, questo distoglieva dalla funzione estetica dell'immagine della Morte. Ne La morte de Sardanapale, alcune figure sono più pallide, già vicine all'abbandono del corpo. La regista ha spiegato che ha voluto dare una visione della morte in linea col vampirismo salutare di Clarimonde, nel senso che la Signora è essa stessa per così dire rigenerata dal sangue della povera vittima. Ciò ribaltando l’immagine tradizionale della Morte vista nella nostra cultura occidentale solo come desolazione morale  e fisica.

                                                                               Tina de Falco

               http://www.agoramagazine.it/agora/spip.php?article11773

    http://www.ipopolari.it/sala-stampa/79-cultura/576-clarimonde-la-vampira-del-prete-di-francione-al-duse-di-roma-

            http://www.teatroilmosaico.it/#

           http://www.teatroilmosaico.it/#

         http://www.taramtamtam.com/Notizie/Notizie.php?n=Attori