Teatro XII Roma
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   Nella pičce l'atleta Koroibos, ex cuoco, esprime i peggiori vizi della Grecia di un tempo, che sono quelli di adesso. Ovvero la ricerca di un arrivismo senza scrupoli che non esita a ricorrere al doping pur di primeggiare nello sport e nella vita sociale. Allora come ora, infatti, il primeggiare in una disciplina dava accesso alle pił alte cariche politiche. 
      Fa da contrappunto a Koroibos la madre Callipatera, la sua coscienza, la quale gli rammenta l'onore del padre defunto, pescatore e persona giusta tanto da diventare capo del villaggio.   
     
Il trait d'union č Pittaco, poeta cantore della semidivinitą dell'atleta. Figura melliflua e amante di Koroibos, egli oscilla tra la poesia moralistica e la funzione di mistagogo, pronto a somministrare bevande che portino al contatto con l'Olimpo degli dei e dello sport. 
   La storia della vittoria si svolge fino al drammatico scontro di Koroibos con la madre invano protesa alla ricerca di una via di salvezza lontana dalla droga, dal lusso e dagli eccessi. Il ritorno all'isola della semplicitą di Lussino rimarrą una vaga chimera aggirantesi tra il sangue sparso degli affetti primari elusi. 
     Tutto lą tra Olimpia e i sacri misteri di Eleusi.

                  

                          

                   

http://www.antiarte.it/adramelekteatro/apoxiomenos.htm

 

Recensione

  http://www.comunicati.net/comunicati/arte/teatro/35617.html