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  Areopago(gr. Áreios págos, colle di Marte).       

    Era la collina ateniese situata a W dell'Acropoli, sede di un consiglio che da essa prese il nome e che rappresentava probabilmente la continuazione dell'antico senato regio. Collegato probabilmente all'antica funzione di purificazione degli omicidi, l'A., composto dagli ex arconti, provvedeva alla punizione dei reati di sangue, alla tutela delle leggi e alla docimasia dei nove arconti.

    La costituzione di Solone lasciò intatto il consiglio dell'A., che mantenne il suo prestigio anche durante le guerre persiane. Esso perse invece d'importanza in seguito alle riforme di Efialte, capo del partito democratico, al potere nel 462-461 a. C. mentre era lontano Cimone, strenuo difensore del conservatorismo. In tale anno l'A. fu privato di tutte quelle funzioni che gli davano la tutela della costituzione e che gli permettevano di esercitare un controllo sul governo. Perse la giurisdizione dei delitti che interessavano la città, delle infrazioni commesse contro l'ordine pubblico dai privati e dai magistrati. Conservò soltanto attribuzioni di carattere religioso e, soprattutto, la giurisdizione dei delitti di sangue. I poteri politici dell'A. passarono all'assemblea popolare e alla bulè, mentre quelli giurisdizionali passarono al tribunale della eliea. La ripresa dell'A. fu propugnata nel IV sec. dai circoli conservatori e dovette avvenire effettivamente prima del 337-336, come rivela un'iscrizione ritrovata nel 1952.

   Nell'Antiarte 2000 il Cyberareopago si è affermato come spazio totale in cui    tutto il popolo cybernauta viene chiamato a  raccolta per pubbliche discussioni.

   Questa pagina ricalma quello schema sia pure nell'ambito di una discussione peculiare sulla letteratura antica, moderna e cybernetica.

 

DA FORUM TORREOMNIA
ID: 1651  Risposta da: costanzo d'agostino  - Email: costanzodagostino@libero.it  - Data: venerdì 22 aprile 2005 Ore: 10.41

Gennaro Francione è molto più di quanto si può esprimere a parole:è la rivoluzione del sapere impersonificata.Per questo io,che sono il suo principale editore, lo chiamo Copernico 2°.(Anche se mi raccomanda sempre di non esaltarlo troppo).Saluti a tutti i torresi.
Costanzo D'Agostino



ID: 1645  Risposta da: Gianluca Barneschi  - Email: gibarlawbar@jumpy.it  - Data: giovedì 21 aprile 2005 Ore: 22.52

Amici del forum,
grazie pure alla sensibilità del giudice Francione, chi si trovasse nei pressi inoltro il mio invito per il giorno 23 APRILE alle ORE 17 a VALLECORSA (FR) presso l'Aula Magna della Scuola elementare Beata Maria De Mattias, via della Madonna si terrà una presentazione del mio libro, con la partecipazione dello storico statunitense Dana LLoyd Thomas, di testimoni e superstiti dell'incidente e con proiezione di una ricostruzione della tragedia del treno 8017 dove morirono anche 30 torresi, e del film "Le quattro giornate di Napoli".

http://treno8017.trenidicarta.it/

TRENO DI LUCE 8017: L'INNO ALLA PACE DEI 521 MORTI DELLA
TRAGEDIA DI BALVANO

http://www.antiarte.it/trenodiluce

di Gianluca Barneschi

gibarlawbar@jumpy.it



ID: 1561  Risposta da: Amministratore .  - Email: info@torreomnia.com  - Data: venerdì 8 aprile 2005 Ore: 13.05

FRANCIONE E GLI EROI DELLA NUOVA EUROPA

Incessante continua la produzione di opere del giudice-scrittore Gennaro Francione.
Per fine aprile è previsto il 1’ volume della serie Eroi della nuova Europa: ”La rivoluzione del sapere di Niccolo Copernico,” ma già in contemporanea con il II volume e in progettazione un’opera su Atatuk, ideatore della Turchia moderna, e ancora... Basta vedere le pagine del nostro giudice per capire la mole di lavoro letterario a cui fa fronte. E' instancabile, imprevedibile.

http://www.torreomnia.com/forum/bacheca/francione/Antiarte2000/Antiarte2000.htm

http://www.torreomnia.com/forum/bacheca/francione/tuttofrancione.htm


Spiacenti di non poter essere all’altezza dei ritmi sempre più travolgenti del nostro illustre concittadino, gli auguriamo un meritato riposo.

L'amministratore

P.S. - Francione "è capace" di farmi sentire un fannullone, uno che scrive pochissimo. Vedi Franco, non mi sgridare più a causa dei messaggi lunghi.



ID: 1533  Risposta da: Luigi Mari  - Email: info@torreomnia.com  - Data: sabato 2 aprile 2005 Ore: 20.52

Ciao Gennaro,
sono sempre più sorpreso non già delle Tue potenzialità, ma delle Tue realtà, cioè: traguardi e non partenze Chi mi conosce sa che non esprimo complimenti gratuiti o di comodo. La Tua instancabile operatività credo non sia sufficientemente, adeguatamente e meritatamente diffusa, specie nella nostra città. Area ostica e spinosa per i riconoscimenti. Lucio Beffi e Gennaro Vitiello non erano "visti" in vita come lo sono oggi.
Sono stati i torresi a coniare il famoso luogo comune "gloria a morte avvenuta"?. Io lo compio in questo momento "quel" gesto apotropaico, non si sa mai.
Ma la Tua opera brilla di luce propria ed è già affermata in ambienti professionistici, l'ho appurato da recensioni e riconoscimenti avvenuti, ecc. E sono certo che, adesso che approfondirò i Tuoi testi, arricchirò sicuramente il mio repertorio di conoscenza artistica locale, "se" già c'è in me.
Per questo ho aggiunto in bacheca (link diretti): uno che porta ad una pagina permanente da me costruita dei Tuoi principali siti: "Cyberspazio di Gennaro Francione", l'altro che porta alla Tua attualità. I link si trovano nell'indice della bacheca.
Con la Tua presenza sicuramente Torreomnia ne guadagna in prestigio e, nello stesso tempo, si impreziosisce. Quando si parla di Libertà in qualsiasi contesto si è già vittoriosi apriori, pur se, in ultima analisi, si dovessero perdere tutte le battaglie, perché la Libertà rimane vegeta, è immortale; essa è la regina delle idee.
Mi rammarico perché, senza falsa modestia, la mia minuscola persona non riesce a ricambiare, se non con le ciarle, tanto lustro che tutti i collaboratori del sito danno a Torreomnia. Una sola certezza: posso assicurare la media di 250-300 (con punte di 400) ingressi giornalieri garantiti, in Torreomnia, da tutto il mondo. Inoltre è in testa ed illimitatamente interpolata in tutti i motori di ricerca della rete nei suoi tredici milioni di parole. E scusate se è poco. Anzi "se è poco pigliatelo p'assaie!".
Luigi Mari

P. S. Colgo l'occasione per dire che, dietro proteste, ho reso pubblica la password della pagina dedicata alla "vamp" del forum Torreomnia: Monica Falanga. Essa si trova a fianco del tastierino numerico.

 

http://www.domizia.it/new/html/modules.php?name=Forums&file=viewtopic&p=1269&sid=ef7221040c12b2c0baf0a1bc864b0c39

Io credo che alle difficoltà già ben espresse da voi contribuisca anche il modello ideale di una coppia sempre appassionata ed al top. Come per il sogno dell'eterna giovinezza che spinge uomini e donne a sottoporsi a dolorose pratiche per rincorrere un'immagine effimera, c'é poco da fare: negli anni le persone cambiano. Nel il fisico come nel carattere... Quando i cambiamenti non portano ad allontanarsi completamente, che male c'é se cambia anche il modo di rapportarsi all'altro? Non pensate che sia "fisiologico"? Può abbassarsi la passione ma ciò non toglie che tenerezza, stima, affetto, complicità, figli possono condire di piacere lo stare insieme di coppie con rapporti decennali. Io ritengo fortunate quelle coppie che, seppur tra mille difficoltà, riescono ad invecchiare insieme... con amore e senza troppi grilli per la testa! 

Sarà un amore diverso da quello giovanile, certo, ma adeguato e genuino. 
E poi ve li immaginate due ottantenni a farsi le smancerie di Adriana e Diego della famosa compagnia telefonica? Con l'artrosi nella fontana della piazza... 

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Amministratore ha scritto: 
Sarà un amore diverso da quello giovanile, certo, ma adeguato e genuino. 
E poi ve li immaginate due ottantenni a farsi le smancerie di Adriana e Diego della famosa compagnia telefonica? Con l'artrosi nella fontana della piazza... 

Certamente... forse ai nostri occhi può sembrare anche ridicolo, ma credo che abbiano il diritto anche loro di farsi le coccole, magari non nella fontana di Trevi 

Avete letto LA QUINTA STAGIONE di Gennaro Francione ? 
E' un Racconto della storia d'amore tra due anziani sul filo del telefono 

e K.W. BAKER scrive: 

Lasciatemi invecchiare con amore 
e diventare anziano, 
così come avviene 
per tante cose belle 
l'avorio e l'oro, i merletti e le sete 
non vogliono essere nuovi; 
nelle vecchie querce 
c'è tanta potenza e nelle vecchie 
strade tanto fascino e colore 
perché allora a me, 
come a tutte queste cose, 
non dev'essere permesso d'invecchiare 
con amore? 

_________________
Voglio fare con te 
ciò che la primavera fa con i ciliegi.... 
Neruda

 

@@@@ò

ANCHE nella fontana di Trevi se vogliono...io trovo molto teneri gli anziani che si comportano come i fidanzatini di Peynet