Progetto Pharmakon
Home Up Corso popolare Teatro Dream House Progetto Pharmakon

 

               

                                   

                                Il progetto Pharmakon

Attualmente i  progetti di Educazione alla legalità attraverso il teatro (EDALT) sono afferenti ai seguenti temi: giustizia (2), droga (2), carcere, bullismo, economia.

Francione  interviene direttamente come magistrato a spiegare i temi degli  spettacoli che sono stati già sperimentati con successo in scuole del Lazio (come si può vedere dalla cronistoria attraverso i link all’Adramelek Theater). Di volta in volta a seconda del tema vengono invitati esperti (assistenti sociali, psicologhi, agenti penitenziari etc.)

 

 

        PROGETTO EDALT: EDUCAZIONE ALLA  LEGALITÀ  ATTRAVERSO IL TEATRO

 

        Da anni, messomi in pensione come magistrato, svolgo attività di drammaturgo avendo  illustri predecessori in magistrati drammaturghi come Ugo Betti, Vico Faggi e Dante Troisi.  

     Il progetto EDALT propone   azione di educazione alla legalità del popolo attraverso il teatro  e recupera una vecchia strategia  dell’Adramelek Theater da me fondato (http://www.antiarte.it/adramelekteatro; SU FACE BOOK: http://www.facebook.com/group.php?gid=106617610104&ref=ts). E’  il PROGETTO ICARTHEATRUM che prevedeva la ricerca e l'organizzazione di uomini, mezzi materiali e  finanziari, spazi teatrali per la creazione  e l'esecuzione della Nuova Drammaturgia Italiana, fondata sul valore letterario della drammaturgia coniugata con quello sociale della rappresentazione.

        Il progetto nella nuova veste EDALT è indirizzato in particolar modo ai giovani, autori e  attori del territorio, affinché nell'arte in generale e  nella drammaturgia in particolare possano ritrovare quei valori di  elevazione estetica e  morale, perduti nel caotico mondo moderno.

        La filosofia di fondo è che il coinvolgimento del popolo in attività esaltanti e accomunanti è la prima forma di socializzazione, affinché l'invito alla fratellanza umana non sia un mero predicato, ma un momento di aggregazione reale attraverso       attività concrete, estetico-morali secondo il messaggio di Platone.

          Per l'attuazione della strategia, EDALT-ICARTHEATRUM  cerca di coinvolgere le forze più disparate, nella convinzione che il rinnovamento artistico  e sociale passi attraverso canali multipli, trasparenti, globali. Il  motto di fondo è: "Se il popolo non va al teatro, il teatro va al popolo", nel senso di portare gli spettacoli presso la miriade di teatri di comunità.

         Il target fondamentale, intitolato "Teatro di comunità", implica proprio il coinvolgere la popolazione tutta facendola accorrere nei teatri di comunità, sia come spettatori, sia per far loro nascere  la passione dell'arte teatrale da gestire in prima persona.

          Il messaggio è rivolto prima di tutto ai giovani del territorio, per sottrarli ai facili messaggi di una società dei consumi, della droga, dell'inutile, per aggregarli come attori sulla scena teatrale, o almeno come spettatori.

         Un target specifico è quello scolastico, corrispondente ai compiti peculiari dei Comune d’Italia  di promozione culturale ricomprendente anche "il collegamento col mondo della scuola".

          Sicuri che l'amore per il teatro sia anche frutto di un'educazione giovanile, il progetto tende  peculiarmente  a diffonderlo tra i giovani studenti, coniugando in uno stesso contesto la visione dello spettacolo  nelle scuole col  momento critico, attraverso incontri diretti con l'autore, registi, attori etc..

     Attualmente nello specifico i   progetti di Educazione alla legalità attraverso il teatro sono afferenti ai seguenti temi: giustizia (2), droga (2), carcere, bullismo.

Dopo la rappresentazione teatrale, con l’emozione suscitata dal dramma, lo scrivente  interviene  direttamente come magistrato a spiegare i temi degli  spettacoli che sono stati già sperimentati con successo in scuole del Lazio (come si può vedere dalla cronistoria attraverso i link all’Adramelek Theater). Di volta in volta a seconda del tema vengono invitati esperti: psicologi, rappresentanti del SERT, operatori di polizia penitenziaria, cappellani delle carceri  etc…

 Infine già dalla sperimentazione svolta da anni abbiamo potuto constatare la forza salutare del teatro che coniuga la passione per l’arte con l’affratellamento tra vecchie e nuove generazioni, rendendo concreto il motto di Dostoevskij: “La Bellezza salverà il mondo”.

 

                                      SCHEDE DELLE OPERE

 

                                                       TEMA: GIUSTIZIA

 

1) I DADI DI TEMI   di Gennaro Francione

                                                   

         Commedia grottesca in un atto. Nasce dall'assemblaggio di un simulacro del processo Cogne e del metodo giudiziario adottato in Gargantua e Pantagruele di François Rabelais dal giudice Bridoye(ora Brigliadoca), il quale decideva le cause tirando a sorte con i dadi.   Il sistema, che riprende il tema delle ordalie (la prova della bara in Vespertiliones, quella del fuoco in Merimanga, quella della terra in Ordalia degl'interrati) rientra in quella che definii ordalia del caso ovvero giudizio di Dio che rimetteva la decisione di un processo ad elementi casuali(Vedi G. Francione Processo   agli   animali - Il   bestiario    del    giudice, Gangemi, Roma 1996). Ne deriva nell'astragalomanzia una sorta di grottesca presa in giro dei sistemi dei nostri soloni togati, i quali credono di scoprire la verità con la logica astratta, dimenticando che la logica non è una ma un mostro tentacolare che disperde i giudizi nella caverna delle ombre di Platone.

 

        http://www.antiarte.it/adramelekteatro/i_dadi_di_temi.htm

 

2) DOPPELGANGER IUDEX(IL GENIO E IL FOLLE)  di Gennaro Francione 

 

Dramma grottesco in un atto per la regia di Vincenzo Sartini.  In un corridoietto che collega due camere di consiglio s'incontrano due giudici: Oziero, il genio, e Pannone, il picchiatello. Entrambi a causa degli opposti versanti d'intelligenza, non promossi al grado superiore della carriera. Solo apparentemente i due sono distantissimi perché li accomuna il sincronico destino di disfatta professionale, ma nel profondo una scempiaggine intelligente che ne fa due estatici visionari, profeti della vera profonda giustizia. E' questo il primo esperimento multimediale dello scrivente in cui uno strumento assume il ruolo di attore solista.

 

http://www.antiarte.it/adramelekteatro/doppelganger_iudex.htm

 

                                                            DROGA

 

 3)   KOROIBOS (IL DOPATO DELLA MAGNA GRECIA)   di Gennaro Francione.

 

            L’atleta Koroibos, ex cuoco, esprime i peggiori vizi della Grecia di un tempo, che sono quelli di adesso. Ovvero la ricerca di un arrivismo senza scrupoli che non esita a ricorrere al doping pur di primeggiare nello sport e nella vita sociale. Allora come ora, infatti, il primeggiare in una disciplina dava accesso alle più alte cariche politiche.  La tragedia pone in luce gli esiti negativi di tutto ciò che non viene conquistato col sacrificio naturale e coi mezzi corretti del vivere civile. 

 

   http://www.antiarte.it/adramelekteatro/apoxiomenos.htm

 

    4) A’  SCIGNA di Gennaio Francione

 

'A Scigna('e Santa Lucia) è un testo scritto interamente in napoletano. Partendo dagli schemi della sceneggiata napoletana,  filtrati attraverso l'esperienza di Eduardo Scarpetta ed Eduardo De Filippo, ma interpretati in maniera del tutto nuova ed originale, soprattutto in chiave di teatro d'avanguardia, sociologico e soggettivo,  l'autore si pone in bilico continuo a fronte del mostro-droga tra macchietta e dramma.

        Un padre, Francesco Tramontano, ha grandi  progetti per il figlio, il quale, invece, a sua insaputa, è drogato e delinquente.

             Attorno a questo dramma che lentamente si dipana agiscono personaggi comici, come Don Saverio, il portiere, e  Peppe 'o zuoppo, "'o schiattamuorto", rappresentanti, il primo  col lotto e il secondo col toto-nero, la vecchia e la nuova Napoli che usa diversi sistemi per sfidare la comune nemica: la fortuna. O meglio, la sfortuna.

             Sfortuna è lo stupefacente, un problema "epidemico" tale per cui nessun genitore che si rispetti può in tutta coscienza dire: "Sono sicuro che mio figlio non si droga".

 

http://www.antiarte.it/adramelekteatro/a_scigna.htm

 

CARCERE

 

5)   LA CELLA DI ALESSIO di  Gennaro Francione 

 

               Fëdor Dostoevskij, nella cella tetra, s'imbatte nel suo doppio, il principe Myskin che immortalerà nell'Idiota. A lui rivela le sue ambasce, le sue visioni di futura sofferenza personale nel campo di concentramento siberiano,  fino ad arrivare, attraverso incontri con altri personaggi delle sue opere come Raskolnikov uccisore dell'usuraia,  a visioni apocalittiche di sterminio dell'intera razza umana. Sull'onda dell'aura sacra generatagli dell'epilessia egli godrà il miraggio finale di un mondo salvato dalla bellezza e dal sogno.

 

http://www.antiarte.it/adramelekteatro/la_cella_di_alessio.htm

 

BULLISMO

 

6) BEL ZE BULLING (STORIE DI ORDINARIA MODERNA SOPRAFFAZIONE: BULLING, NONNING, MOBBING) di  Gennaro Francione

 

          Commedia musicale in tre parti. Attraverso tre momenti(bullismo, nonnismo, mobbing), in parallelo con la vicenda del calvario e delle tentazioni di Cristo, si dipana la trama di una sopraffazione che inizia tra scolari per continuare in età adulta nella naia  e in un tribunale. Non c'è mai fine alla sopraffazione fisica e morale per i puri, gli onesti, i giusti ciò sia nelle zone basse del vivere sociale che in quelle alte, là dove la violenza raggiunge forme sofisticate di sopraffazione psicologica per quelli, solitari, che intendono equamente cambiare le regole del gioco. La via della vera rivolta ai soprusi passa per la solidarietà umana della massa dei semplici in unione forte e impetuosa contro le bande dei bulli e dei falsi buoni.

 

http://www.antiarte.it/adramelekteatro/belzebulling.htm

7) O&NEC

Un'opera insolita. Un teatro didascalico sull'impresa. Un'excursus galoppante nei secoli dal primitivismo al contemporaneo, oscillando dalla old economy, disumana e diseguagliante, alla new economy, prolifica, fervida,  affratellante. Il tutto a mostrare come anche in economia regalare, indebolire i forti e rafforzare i deboli, serva davvero a tutti. Essendo,  comunque, questa l'unica soluzione in un mondo in cui l'economia capitalistica degli squali è già andata a rotoli.