Rocco Chinnici
Home Up AlphaDrama Antiarte 2000 EUGIUS Artisti-K@ Artisti per sbaglio Ass. Nazionale Danzatori L'Atellana Attori per caso Blueintheface Bottega Orafa Cavalieri Templari di Pagani Chièdiscena Rocco Chinnici Circolo attori Compagnia Buonarroti Fantabancarella Folial Fondazione Léonide Massine Ideascena IsolaTeatro Maya Teatro Marrucini Mercenari Nuova Generazione Operai del cuore Overdrivenet Compagnia Pirandello C. S. Ugo Betti Empide IMoviezMagazine Piccolo Teatro Cts Posto unico PresiperCaso Programmidisala Quinte&Senza2 Riflecta Roma one Rumori Indipendenti Gli Sbandati Sipario Azzurro Stabile Ostia Antica Gli Stretti Teatro degli Estremi Teatro del Lido Teatro di Nessuno Treno di Luce Una strada per l'Arte

 

               

  

Rocco Chinnici, nato il 2 settembre del 1947 a Belmonte Mezzagno, un paesino di circa diecimila abitanti, dedito all’agricoltura (olio di primissima qualità) e alla pastorizia (si produce un ottimo caciocavallo e del buon pecorino). Il paese, disteso in una vallata, è circondato dai monti che sovrastano Palermo, sembra, come un bimbo in una culla, dormire beato un lunghissimo sonno. Le prime notizie su Belmonte risalgono al 1400 quando ancora era un feudo di proprietà della nobile ed antica famiglia Afflitto, come risulta dal testamento fatto a Palermo il 2/10/1439 da Pietro Afflitto il Vecchio presso il notar Luca Lombardo. "Mentre diversa è l’origine dei Chinnici nella nostra isola". – “Un giorno, di tanto tempo fa (1720 circa), nel porto di Palermo, devi sapere” – gli raccontava il Magistrato Rocco Chinnici suo omonimo e caro amico (ucciso poi barbaramente dalla mafia), - “ sbarcarono, provenienti dalla lontana Inghilterra, un gruppo di gente; non si seppe con certezza se questi venivano per commercio o per altro. Dopo tanto vagare “ – continuava a raccontare orgoglioso d’essere riuscito a risalire al proprio casato; - “ arrivarono a Sommatino (un paesino dell’entroterra fra Riesi e Canicattì). Non sapevano in paese il perché della loro venuta, il motivo insomma che li spinse a Sommatino; erano tempi in cui la Sicilia era invasa da popoli diversi; di certo, gli abitanti del paese, capirono che intenzione dei nuovi arrivati era quella di rimanere a Sommatino. Il tempo passava; al Comune decisero che dovevano regolarizzare anagraficamente i nuovi ospiti, e come? Con quale nome, se nemmeno li conoscevano? E intanto che si pensava il da fare e quale nome loro assegnare, il Sindaco di quel tempo ebbe un’idea geniale, disse: "li chiameremo Chinnici!" Erano quindici, infatti, nel gruppo; ed è così che ancora oggi difatti si pronunzia, là, in quel paesino, il numero 15 “ -.

L’attività letteraria di Rocco Chinnici, comincia in piena età giovanile con la stesura di numerose poesie scritte in lingua italiana e in dialetto siculo. Si tratta di componimenti in cui le numerose immagini idilliache e le metafore si intrecciano con un forte impegno di carattere sociale, argomento centrale che li accomuna pur nell’infinita diversità dei temi. Questi componimenti hanno riscosso il dovuto successo se si tiene conto dei numerosi riconoscimenti tributati in occasione di varie manifestazioni culturali tenutesi in diverse zone della Sicilia: Vittoria (SR), Carini (PA) e così per tanti altri paesi.

Accanto a questa venatura poetica, R.C. vanta uno spiccato talento teatrale che gli ha permesso non solo di comporre una quindicina di opere (tra cui commedie e drammi) ma di essere (con la costante presenza in associazione e sotto la guida, per l'amicizia a cui era legato, del maestro Accursio Di Leo) anche il regista che ha permesso l’effettiva realizzazione di alcune di esse.

A circa 30 anni, R.scrive il suo primo dramma dal titolo “il seme del male ”, il cui successo ha solidamente inaugurato la sua futura attività. Da allora, infatti, R. ha continuamente mantenuto questo amore e questo interesse per il teatro che lo ha portato a rappresentare anno per anno, in diverse zone della Sicilia, le proprie e gli scritti di altri geni. Leggendo le sue opere possiamo rintracciare degli elementi salienti che sono proprio del genio che le ha composte. Si tratta di valori fondamentali come la famiglia, le tradizioni, la lotta contro la mafia. Ancora oggi R. continua a lavorare in ambito teatrale dirigendo l’associazione da lui stesso fondata: “La Bottega dei Sogni”, associazione culturale a sfondo teatrale che ha tra l’altro potuto beneficiare, per la realizzazione di alcune opere, della collaborazione di grandi nomi tra cui, per tanti anni, quello di Accursio Di Leo. Inoltre R. è impegnato, oltre alla continua stesura di nuovi testi teatrali, socialmente con i ragazzi della scuola media e gli scolari delle elementari di Belmonte Mezzagno, con i quali porta avanti un progetto noto col nome di “Laboratorio Teatrale”, progetto che anche negli anni passati lo ha portato alla realizzazione di alcune opere nelle quali i bambini hanno dato prova di grande maturità.



Patrizia Milici

                    http://www.roccochinnici.it/