Maya e Campanella
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   Dal dialogo con Maya sulle Utopie(23 gennaio 2000).

 

Tommaso Campanella ne La città del Sole preconizza la nascita della nuova istruzione iperpragmatica e internettiana.

L'educazione - annota l'autore - va impartita non sui banchi di scuola ma conducendo i bambini nelle officine e educandoli teoricamente attraverso illustrazioni sulle mura che circondano la città eretta sul colle(che illustrano acque, animali, erbe, regioni, lingue, arti meccaniche, inventori, volta celeste).

Riportiamo di seguito il passo

OSPITALARIO - Or dimmi, come fan gli offiziali?

GENOVESE - Questo non si può dire, se non sai la vita loro. Prima è da sapere che gli uomini e le donne vestono d'un modo atto a guerreggiare, benché le donne hanno la sopravveste fin sotto al ginocchio, e l'uomini sopra.

E s'allevan tutti in tutte l'arti. Dopo gli tre anni li fanciulli imparano la lingua e l'alfabeto nelle mura, caminando in quattro schiere; e quattro vecchi li guidano e insegnano, e poi li fan giocare e correre, per rinforzarli, e sempre scalzi e scapigli, fin alli sette anni, e li conducono nell'officine dell'arti, cosidori, pittori, orefici, ecc.; e mirano l'inclinazione. Dopo li sette anni vanno alle lezioni delle scienze naturali, tutti; ché son quattro lettori della medesima lezione, e in quattro ore tutte quattro le squadre si spediscono; perché, mentre gli altri si esercitano col corpo, o fan gli pubblici servizi, gli altri stanno alla lezione. Poi tutti si mettono alle matematiche, medicine ed altre scienze, e ci è continua disputa tra di loro e concorrenza; e quelli poi diventano offiziali di quella scienza, dove miglior profitto fanno, o di quell'arte meccanica, perché ognuna ha il suo capo. Ed in campagna, nei lavori e nella pastura delle bestie pur vanno a imparare; e quello è tenuto di più gran nobiltà, che più arti impara, e meglio le fa. Onde si ridono di noi, che gli artefici appellamo ignobili, e diciamo nobili quelli, che null'arte imparano e stanno oziosi e tengon in ozio e lascivia tanti servitori con roina della republica.

Meraviglioso!

E allora dunque, cosa aspettiamo?

Tiriamo fuori i nostri ragazzi dalle scuole!

Portiamoli nelle officine dove si pratica arte, artigianto, lavoro creativo!

Facciamone gruppi operativi per costruire compagnie teatrali o per ricercare nelle mura campnalliane del 2000, ovvero nei siti Web, la gioia di sensi universali delle cose non più morte, ma viva!

Abbasso la nozione! Evviva il professor Keating e la sua Setta dei poeti estinti"(Vedi film L'attimo fuggente, regia Peter Weir, Usa 1989 con Robin Williams)

Evviva la gioia degli Allievi nella Nuova Fratellanza del Villaggio Globale!

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Last updated: maggio 08, 2005.