Rosario Vieni
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                                                                     Curriculum - Rosario Vieni

 

·        A sette anni si iscrive, per la prima volta, in una scuola pubblica: una terza elementare. Comincia qui lo studio del latino, utilizzando del materiale che il compagno di banco (la cui sorella frequenta già le medie) gli fornisce.

·        Comincia a scrivere versi e a leggere gli autori antichi.

·        Frequenta il liceo classico; consegue la maturità a 17 anni.

·        Si laurea in lettere classiche presso l’Università di Messina; fra i suoi Maestri Giorgio Petrocchi, Salvatore Calderone, Oronzo Parlangeli, l’archeologo De Franciscis.

·        Intanto frequenta anche il conservatorio musicale, dove studia violino. Curerà poi da solo lo studio della viola e della chitarra classica.

·        Insegna in una scuola media inferiore.

·        Nel  ’67 traduce i Lirici greci (Saffo-Alceo-Mimnermo), che saranno in catalogo a Monselice nel Premio omonimo per traduttori.

·        Riceve un “Premio per la Cultura”  dalla Presidenza del Consiglio dei Ministri.

·        Viene nominato, a soli 28 anni, Socio crr. della storica Accademia Cosentina.

·        In Accademia, commemora il poeta calabrese Lorenzo Calogero (cfr. Atti, vol. XXI, 1974).

·        Consegue l’abilitazione all’insegnamento di italiano storia e geo., per la scuola media superiore.

·        Insegna quindi italiano e storia in una secondaria superiore.

·        Traduce, per conto dell’editore Brenner, l’opera omnia di Virgilio; lavoro che però rimane inedito per l’improvvisa morte dell’editore.

·        Consegue l’abilitazione all’insegnamento del greco e del latino.

·        Partecipa con la vecchia tesi di laurea (sul Collegio dei Fratres Arvales) ad un concorso bandito dall’Accademia dei Lincei: il saggio viene acquisito agli Atti.

·        Collabora saltuariamente ad alcune riviste.

·        Esperto di storia del movimento operaio, scrive sulla rivista Volontà.

·        Dirige la sezione di Studi storico-archeologici per l’editore Pellegrini di Cosenza relativamente alla pubblicazione dell’Enciclopedia della Calabria.

·        Insegna, intanto, violino in alcuni istituti musicali privati. Scrive un metodo di tecnica dell’arco e del suono, per violino e viola.

·        Riceve un altro “Premio per la Cultura”  dalla Presidenza del Consiglio dei Ministri.

·        Dimostra erronea la decifrazione che Ventris aveva fatto della scrittura Lineare B, e ne dà una coerente dimostrazione; contemporaneamente identifica ex novo tutti i segni del  “miceneo”  e, leggendo 1088 testi, decifra quella scrittura antica di ben 35 secoli.

·        Pubblica col contributo del C.N.R. il suo saggio sulla Lingua dei Micenei.

·        Pubblica un libello sul Disco di Festòs.

·        Viene invitato dal Presidente del C.N.R., quale suo rappresentante delegato, a partecipare ai lavori del II Congresso Internazionale di Micenologia.

·        Per il suo lavoro di filologo riceve consensi da autorevoli accademici, fra i quali i proff. Haarmann e Sakellariou.

·        E’ stato, in questi anni, invitato da due Università (della Calabria e di Messina) a tenere dei Seminari sul suo lavoro di ricerca.

·        Altri inviti ha ricevuto da associazioni archeologiche, e dalla televisione di Stato (DSE, Il circolo delle 12).

·        E’ stato, su comando, ricercatore presso l’Istituto di Filologia Classica dell’Università di Siena nell’anno accademico ’92-93.

·        E’ stato citato dal prof. Harald Haarmann nel suo ultimo libro (edito a New York e Berlino)  “Early Civilization and Literacy in Europe” - Mouton de Gruyter ed., 1995 - alla pag.129, e alla pag.206 nell’indice bibliografico.

·        Una rivista, pubblicata a cura dell’Università di Madison nel Wisconsin, recensendo il testo di Haarmann lo ha citato alle pagg. 11 e 18, ed alla pag. 20 nell’indice bibliografico.

·        Di recente è stato invitato a partecipare al III Congresso Internazionale di Dialetti neoellenici, che si è tenuto in Grecia, e a presiedere la fase finale dei lavori (cfr. Atti, Università di Atene, 2000).

·        Sta scrivendo un saggio sul Linguaggio, del tutto nuovo ed originale.

·        Sta pure scrivendo una Storia della lingua greca, ed un secondo volume su tutti i docc. micenaici con l’aggiunta di un Lessico ( Glossario ) del miceneo.

·        Come docente, a partire dal 1974  ha fatto parte di commissioni agli esami di maturità.

·        Nel 1975 è stato docente in un corso abilitante, e nello stesso anno è stato docente di didattica della matematica e coordinatore nel corso n.2, operante a Cosenza, per l’abilitazione in matematica e fisica.

·        Nell’83 è stato Commissario di governo a Rossano, presso una scuola non statale.

·        Nell’ultima decade di questo secolo è stato presidente di commissione agli esami di maturità (ora esami di Stato).

·        E’ stato docente di latino in 2 corsi abilitanti che si sono tenuti a Pistoia, per la classe A051.

·        Come poeta, ha pubblicato un libro di versi alla fine degli Anni Sessanta; un altro libro di versi nel 1978, ed una silloge subito dopo. Per la sua poesia ha ricevuto consensi da personaggi come G.Petrocchi, O.Fallaci, T.Sangiglio, G.Vanella, L.Pallavicini (allora Direttrice dell’Istituto Lerici di Stoccolma), A.Tsopanakis, G.Amoroso, C.Prato, A.Piromalli.  Hanno recensito i suoi versi Amoroso sulla Gazzetta del Sud e  T. Sangiglio sulla rivista fiorentina Città di Vita.

·        Dal 1981 è stato intimo collaboratore di Bettino Craxi. Per lui ha stilato una storia su Ghino di Tacco di 475 pp.; un altro romanzo breve sempre su Ghino di Tacco; un’analisi sull’attività parlamentare di Fini dal titolo ‘Sotto il vestito niente’; una ‘traduzione’ in italiano d’oggi delle Memorie di Garibaldi; un’altra ‘traduzione’ in italiano d’oggi degli Atti della Commissione d’inchiesta parlamentare sul brigantaggio degli anni 1861-62 del deputato Massara; articoli vari apparsi, taluni, poi nel saggio ‘Guerra d’Africa’; delle analisi linguistico-giuridiche sugli atti giudiziari del magistrato A. Di Pietro, con particolare riferimento alle deposizioni di Prada e Carnevale a proposito dell’inchiesta sulla MM.; altre note e commenti su argomenti giuridici di un certo rilievo, e in particolar modo su alcune norme del CPP e sulla materia che regolamenta la messa in stato d’accusa di politici e ministri della Repubblica; sulla ‘riproponibilità’ dell’azione penale (analisi filologica dei relativi artt. del ccp); sul Parlamento come ‘tribunale’ a tutti gli effetti nei casi di autorizzazione a procedere; sulla sentenza del 29 aprile 1980 dell’ottava sez. del Tribunale di Roma che giudica “immorale”  ma  “non illegale” il finanziamento ‘illecito’ ai partiti; delle lettere assai lunghe “a Bettino” che dovevano essere incluse nel volume  “Lettere dall’Italia”; una grossa antologia dal titolo ‘Antologia della controrivoluzione’; un saggio su S. Cipriano vescovo di Tunisi nel III sec. d.C.; un’apologia del leader del Psi dal titolo ‘Perché Craxi’; la traduzione, dal latino, di alcuni documenti (4) del 1600 relativi al calabrese Uccialì comandante della flotta turca a Lepanto, ai fratelli Barbarossa, ad alcune città della Tunisia ed alle loro caratteristiche urbanistiche ed architettoniche.

·        Ha scritto sull’Avanti e sul giornale sardo Sa republica, firmando talvolta i suoi pezzi con lo pseudonimo  Mercuzio.

·        Fra le cose che sta curando: dei ‘Saggi filologici’, ‘L’analisi’ di tutte le tavv. micenaiche con un ‘glossario’ del miceneo, una spy-story dal titolo ‘Il gioco delle tre carte’, dei brevi racconti titolati ‘I racconti della luna’, un ricordo di BC che si chiamerà ‘L’uomo di Hammamet’, una ‘Lettera a mia figlia…e altro’, e infine uno ‘Studio sui terremoti e sull’accrescimento della Terra’ con la teoria classica di Einstein rivisitata e corretta.

·        Altra cosa interessante è un’analisi filologica dei dialoghi Timeo e Crizia di Platone, a proposito della localizzazione della mitica Atlantide. Il testo viene pubblicato sul n.5 della rivista elettronica  “Episteme”  del Dipartimento di Matematica dell’Università di Perugia diretto dal Prof. Bartocci, sul sito www.dipmat.unipg.it/~bartocci.  Il titolo è  “11500 anni fa”. Verrà pubblicato poi, a stampa, nel marzo 2002 per i tipi della PORZI Editoriali, e sempre a cura del medesimo Dipartimento dell’Università di Perugia.

·        Il medesimo testo è stato pubblicato sul n.2 della rivista  “Archeomisteri” ( marzo 2002 ).

·        Sempre su  “Episteme”, sul n.6, è stato pubblicato ( agosto 2002 ) un breve saggio dal titolo  “Sul termine greco anthropos … e dintorni”.

·        Tale breve saggio è pubblicato a stampa nel dicembre 2002 per i tipi della PORZI Editoriali, e sempre a cura del medesimo Dipartimento dell’Università di Perugia.

·        Nell’autunno del 2004 sulla rivista  “Episteme”  vengono pubblicati due scritti: uno è relativo al  Disco di Festo ( che reca come sottotitolo Un calendario vecchio di 4000 anni ? ); l’altro, più breve, riguarda la pubblicazione di due testi epigrafici inediti ritrovati fortunosamente uno in Calabria, l’altro nei pressi di Salamina. Gli stessi, nello stesso periodo, vengono pubblicati a stampa a cura del Dipartimento di Matematica dell’Università di Perugia e per i tipi della PORZI Editoriali.

·        E’ stato citato su  “Focus-Extra”  del marzo-aprile 2004 n. 17  alla pag.130.

·        E’ stato citato su  “Focus-Storia”  della primavera 2005 n.2  alla pag.47.

·        Nel luglio 2005 (11-13 luglio), partecipa a Milos alla Conferenza Internazionale su Atlantide con una relazione che porta il titolo  “11500 years ago…”.

·        Pubblica in Rete un brevissimo saggio nel quale spiega il passaggio dal greco Odìsseo al latino-italico Ulisse.

·        Nel maggio 2006 (12-13) partecipa, ad Acqualagna (PU), al II Congresso Internazionale su Atlantide, organizzato dall’Editore Paleani,  con una relazione dal titolo: “Sulle tracce di un sogno...”.

  Valerio Massimo Manfredi, su Panorama n.33 del 16 agosto 2007, dice di lui testualmente (alle pagg. 139 e 140): “Meno spettacolare ma di grande interesse è un recente studio di Rosario Vieni, filologo di grande dottrina e rigore scientifico che ha riletto il testo platonico giungendo alla conclusione che le Colonne d’Ercole fossero lo stretto passaggio esistente fra Sicilia e Africa alla fine dell’ultima glaciazione, quando il Mediterraneo era molto più basso del livello attuale….  Sulle sue orme il giornalista Sergio Frau pubblica un voluminoso studio in stile divulgativo…  …le ipotesi legate a Santorini e alle Colonne d’Ercole identificate nel Canale di Sicilia hanno molti punti validi.

·        E’ stato già invitato a partecipare al II Congresso Internazione su Atlantide che si terrà ad Atene a cavallo fra la prima e la seconda decade di novembre del 2008 cfr.  (http://atlantis2008.conferences.gr – v. links Call for Papers > Submitted abstracts ). La sua relazione, dal titolo 11.500 years ago?, analizzerà e spiegherà i passi più significativi dei dialoghi di Platone.

·        Nel 2008, difatti, partecipa al II Congresso Internazionale su Atlantide che s’è tenuto ad Atene nei giorni 10 e 11 di novembre. Nella sua relazione analizza dettagliatamente passi del Cratilo platonico e delle Leggi, ed altri di Diodoro Siculo e di Omero; chiarisce finalmente il tanto discusso problema della cronologia (i 9000 anni di cui parla Platone nel Timeo e nel Crizia) e il rapporto formale e semiologico fra i termini  e[to"  ejniautov" . Suggerisce quindi una probabile causa della fine della mitica isola. Il testo della relazione sarà titolato “About 5400 years ago”.

·        L’8 maggio 2009 la Presidenza del Consiglio dei Ministri gli assegna il vitalizio-Bacchelli  perché “autore di importanti studi sulla civilta' e la lingua dei Micenei” e perché “si e' occupato anche della decifrazione del misterioso Disco di Festo e della localizzazione della vera Atlantide

 

Rosario Vieni

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Last updated: maggio 08, 2005.