Convegno al Trullo
Home Up Convegno: Droga al volante Convegno al Trullo Articoli Endiadi fulminante Convegno Università Droga terapeutica Dialogo coi giovani Mu & Cartello Isola del Cinema Convegno X Municipio Convegno Rebibbia

 

 

LE NUOVE FRONTIERE DELLA DROGA: LA VIA MEDICINALE di Gennaro Francione

Progresso Giuridico, Roma, 2005

           

 

LUNEDÌ 22 MAGGIO ALLE ORE 17-00

PRESSO LA SEZIONE D. S. TRULLO

 

                  viene presentato  il  libro di Gennaro Francione

 LE NUOVE FRONTIERE DELLA DROGA

LA VIA MEDICINALE

Francione, in questo testo ispirato, sottolinea l'inutilità della repressione penalistica nell'uso di droghe, proponendo la nuova via medicinale che sostituisce al carcere la cura (preventiva e successiva), le sanzioni amministrative, le misure di sicurezza sul territorio.

      Interverranno: Angela MONTICELLI, candidata al XV° municipio

                              Umberto MARRONI, candidato al Comune di Roma

      Moderatore: Giuseppe MARTELLI, insegnante superiore USICONC

      Autore del libro: Gennaro FRANCIONE, giudice-scrittore

      Ispettore polizia penitenziaria carcere di  Rebibbia: Luigi Giannelli, regista-scrittore

      Dopo la presentazione del libro seguirà un rinfresco

       Ingresso gratuito 

                           Sezione D.S. Trullo E. Berlinguer

                                   Via Pitigliano, 5

                                   Tel. 06-97606059

                               E-mail: dstrullo@tiscali.it

http://www.buongiornoroma.it/index.php?module=CMpro&func=viewpage&pageid=115

 

L'OVVER-DOSE VANIFICA L'ASSUNTO REPRESSIVO DELLA MERA DETENTIO DI DROGA DELLA LEGGE FINI-GIOVANARDI

In una sala gremita si è tenuto al Trullo il convegno di presentazione de"

LE NUOVE FRONTIERE DELLA DROGA- LA VIA MEDICINALE il 22 agosto 2000 presso

LA SEZIONE D. S. TRULLO proponendo la prevenzione e la cura, nell'ambito di

un più vasto progetto di diritto medicinale(non penitenziale). Francione,

in questo testo ispirato, sottolinea l'inutilità della repressione

penalistica nell'uso di droghe, proponendo la nuova via medicinale che

sostituisce al carcere la cura (preventiva e successiva), le sanzioni

amministrative, le misure di sicurezza sul territorio.

http://www.antiarte.it/eugius/via_medicinale.htm

Sono intervenuti Angela MONTICELLI, candidata al XV° municipio con l'ulivo, che ha

illustrato la situazione degradata del Trullo, e la necessità di trovare delle soluzioni alternative alla strada,con spazi rivolti ai giovani, c'è infatti nel suo programma il recupero di un'area militare, su Via del Trullo che potrebbe essere utilizzata come centro polivalente; l'ispettore di polizia penitenziaria del carcere di Rebibbia, Luigi Giannelli,

il quale ha sottolineato alcuni aspetti umanitari del trattamento dei detenuti drogati,

basato soprattutto sul dialogo; l'avvocatessa Piera Metallo la quale ha evidenziato la necessità di partire da un'interpretazione in favor rei della nuova legge. In tale linea si sono espressi congiuntamente e separatamente anche Francione e Giannelli i quali, in riunioni separate coi rispettivi colleghi, hanno rilevato come un "ovvero" vanifichi tutto l'intento

repressivo della legge là dove il drogato venga trovato con un numero di

dosi superiore a quello stabilito dalle tabelle.

Scrive in particolare Francione

"L'art. 73 nella nuova formulazione della cd. legge Fini-Giovanardi,

correttamente interpretata, non comporta d'amblais che il possesso di

quantitativi di droga superiori alla tabelle messe a punto dalla Commissione

istituita dal ministero della Salute(hashish= 20 dosi; cocaina= 5 dosi;

eroina= 10 dosi) implichi di per sé un'illiceità penale della detenzione.

Tanto si ricava dal tenore letterale del testo, precisamente nell'art. 73,

1-bis, par. a), là dove, dopo aver nella prima parte affermato il criterio

del superamento dei limiti massimi indicati nel decreto emanato dalla detta

Commissione, lo specifica nella seconda parte quando indica come criterio

complementare quello del giudizio sull'uso non esclusivamente personale,

avuto riguardo al peso lordo complessivo, al confezionamento frazionato e ad

altre circostanze dell'azione. Il che significa rimettere in circolo,

mutatis mutandis in minimis, tutta la giurisprudenza precedente che

distingueva tra "scorta" (non punibile penalmente) e quantitativo destinato

presumibilmente all'uso di terzi.

Dalla dizione della norma il primo criterio del quantitativo di dosi contra

legem risulta precisato con il secondo criterio grazie al termine "ovvero",

congiunzione che "si usa per correggere e precisare un concetto

precedentemente espresso" (Dizionario della lingua italiana, p. 707).

Nel caso di specie il concetto riportato nella prima parte del comma

citato(mensura della droga posseduta) è solo un criterio indiziario

particolarmente significativo ma in esegesi dettata dal favor rei, da

interpretarsi nel seguente modo: al di sotto della soglia della tabella il

possesso di droga è da intendersi senz'altro per uso personale in mancanza

di ulteriori dati significativi, mentre al di sopra vanno comunque

rigorosamente esaminati gli altri criteri complementari di cui alla seconda

parte dell'art. 73, 1-bis, par. a)".

Insomma un'autentica ovver-dose letteraria che manda a scatafascio tutto il

proclamato intento repressivo della nuova legge per la quale prevediamo

comunque una vita brevissima.

Il dibattito assai acceso col pubblico sorprendentemente formato anche,

grazia all'opera alacre della Monticelli, da giovanissimi, ha portato alla

domanda chiave del perché i giovani si droghino, avanzata da Alessandra,un'adolescente molto sensibile a questo problema, cheha perso lo zio per overdose.

Ne è venuta fuori la condizione di profondo disagio dei giovani di borgata,

privi degli strumenti più elementari di aggregazione gioiosa sul modello dei

vecchi oratori. In questo stato d'inedia e di noia la droga diventa l'eccitante per antonomasia, una sorta di status symbol spesso connesso a una sfida tra i ragazzi.

"Ci si fa" per mostrare agli altri il proprio coraggio (altrimenti si resta emarginati)

sia nella capacità di assumere il mostro, sia in via sotterranea per sfidare l'autorità che vieta l'assunzione di droghe.

In questa linea pressoché unanimemente si è avanzata la linea delle

legalizzazione ma del combattimento senza tregua nel campo dell'informazione

ai giovani e dell'operosità solidale.

Francione al riguardo ha ricordato che la figlia Maya (candidata al XIII

municipio e sostenuta dal Movimento Utopist-A)

http://www.antiarte.it/movimentoutopista) ha progettato la creazione in ogni

zona di Roma (soprattutto periferica) la costruzione di un Palazzo degli

Artisti, un centro multimediale permanente di arti libere dove gli tutti

artisti possano realizzare ed esprimere in attività continua la loro arte in

maniera gratuita, affiancando laboratori della creatività dove tutta la

popolazione, soprattutto giovanile, potrà accedere per la ricerca

personalizzata della propria fonte di gioia estetica.

Ciò deve andare di pari passo alla creazione di Palazzi dello Sport che va

elargito ai ragazzi in maniera assolutamente gratuita.

Sport, Arte Cultura gioiosa gratuita. Questo l'antidoto per tirare fuori i

giovani delle borgate dai Muretti dell'Inedia per portarli alla Gioia di

Vivere che è nemica della Droga. Questa la via della bonifica dei territori

antitetica alla cieca repressione legale dello stupefacente che aggiunge

solo disagio a disagio, nulla a nulla.

Per concludere l'ispettore Giannelli ha offerto simbolicamente una muta per una

squadra di calcio, legame simbolico tra Rebibbia e i giovani di borgata, a

sottolineare il senso di unione tra le istituzione e i ragazzi in disagio

che vanno aiutati, in New Economy, offrendo loro gratuitamente, mezzi e

occasioni di svago salutare e comune.

Gigi Trilemma