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Una televisione che sia veramente aperta potrebbe scatenare il desiderio di inventare programmi oltre che guardarli.
 
-------Original Message-------
 
Date: giovedì 20 marzo 2003 12.05.10
Subject: I: messaggio di Dario Fo
 

Signore e signori, buona sera.


Siamo qui per annunciarvi che giovedì 27 marzo 2003, alle ore 21saremo in onda con una trasmissione comica su almeno 20 televisioni locali e via satellite.

Cioè dovremmo riuscire a raggiungere tutta Italia con due ore di spettacolo. Si parlerà della guerra in Iraq, della situazione in Italia e di alcuni avvenimenti che le televisioni ufficiali tacciono.

Diciamo subito che non siamo in grado di produrre una televisione stabile.
Si tratta solo di un esperimento per dimostrare che e' possibile farlo.
E in ogni caso ci sembrava doveroso cercare di raggiungere, almeno una volta, un grande pubblico con un discorso non omologato. Siamo sull'orlo di una tragedia di portata immensa e non ci sentiamo di lasciare nulla di intentato.

La situazione anomala della tv in Italia ha reso possibile qualche cosa di incredibile: ci sono 6 televisioni in mano a un uomo solo e centinaia di tv locali strangolate da un monopolio pubblicitario quasi assoluto.

E un altro uomo (Murdock) che controlla Stream e Tele+.
Ma le nuove tecnologie hanno reso molto più economico fare e trasmettere tv.
Oggi pensare a una televisione indipendente non e' una follia.
Questa nostra televisione e' per ora in grado di esistere per una notte sola come Cenerentola. E' un atto dovuto, per la situazione drammatica che il pianeta sta attraversando. Vogliamo far conoscere al pubblico televisivo le grandi menzogne che le televisioni nazionali stanno spacciando.

Ma lo scopo di questa trasmissione sarà anche un altro, vogliamo vedere quante persone, in Italia e in tutta Europa via satellite, riusciremo a raggiungere. Crediamo che oggi ci siano parecchi milioni di persone che sono stanche di questo regime del Pensiero Unico. E crediamo che ci siano tutte le premesse per creare una vera televisione libera e stabile....

Vuoi dare una possibilità alla nascita di una tv indipendente? Aiutaci a far sapere che giovedì 27 marzo, alle ore 21saremo in onda. Per una sera soltanto e forse mai più.


(Nei prossimi giorni comunicheremo la lista esatta delle frequenze sulle quali sarà visibile questa trasmissione.)


Dario Fo, Franca Rame, Jacopo Fo

 

 
 
Piccole tv crescono

Il Grande Fratello ha battuto tutti, ma lo show di Dario Fo contro la guerra, mandato in onda da 30 emittenti locali, ha fatto registrare ascolti mai raggiunti. Che il futuro dell'informazione passi da qui?
di Birba

Il Grande Fratello batte tutti, ma le piccole tv "a  reti unificate" con lo show contro la guerra di Dario Fo strappano un importantissimo risultato. Oltre 5 milioni di contatti e oltre 1.200.000 ascoltatori. Il che ci fa ben sperare.

Questa la stima fornita dalla direzione generale di Telelombardia, una delle più importanti emittenti locali che ha partecipato alla serata di controinformazione Ubu Bas va alla guerra. "Qui da noi - spiega Alberto Stefani - abbiamo raggiunto il 4,5% di share. Picchi che si raggiungono solo con il calcio, e più precisamente per il derby Milan-Inter". E il circuito Europa 7, che raggruppa le piccole antenne del centro Italia, fa sapere che gli ascolti sono addirittura triplicati, rispetto ad uno dei loro programmi di punta, Seven Show , che normalmente porta a casa 50 persone.

Non a caso alla voce "altre tv", oggi si legge che nella fascia serale è stato raggiunto uno share del 7% con oltre 2 milioni di telespettatori. Se contiamo che La7 difficilmente raggiunge il 4% di share, c'è davvero da esultare.

Forse un po' lungo lo spettacolo di Dario Fo, Franca Rame e il figlio Jacopo, ma di altissimo livello, non c'è che dire. Finalmente delle voci fuori dal coro, finalmente un po' di sana contro-informazione in una macedonia di programmi e talk show che ci ripassano in padella i soliti bal bla salottier-politici.

Finalmente un segnale forte. Si può fare informazione, si può creare un dibattito e sollevare un problema anche se non si è dei colossi televisivi. Anche se non si hanno i loro mezzi, le loro strutture, i loro ricavi pubblicitari e i loro budget.
Un risultato che ci conforta e ci fa sperare che non si tratti solo di uno sporadico e riuscitissimo esperimento, anzi!

L'esclusione di Angela la rossa dalla casa del GF, lo sconforto di Fedro per l'abbandono, e tutta quella sceneggiata da copione, con una comare-Barbara D'Urso che non solo non perdeva un colpo ma riusciva ad intrufolarsi nei dettagli intimi "dell'incontro intercorso" tra i due concorrenti  meglio di un missile ad altissima precisione, non ha potuto che giovare al pubblico voyeuristico del programma, premiato con un nuovo record di ascolti, 8.421.000 spettatori. Per non parlare ,poi, di quella "carrambata" sul cruccio amletico: "Il fidanzato storico di Angela, che l'ha vista in diretta tv piazzargli un bel paio di "antenne"( si chiamano in altro modo, ma qui siamo in tema), la perdonerà o no?"

C'era da aspettarselo, perciò, il boom di ascolti, ma per una volta vogliamo essere ottimisti e guardare al miracolo compiuto dalle piccole antenne di questo Paese. Che passi da qui il futuro dell'informazione?

(28 MARZO 2003, ORE 17:30)

http://www.ilnuovo.it/nuovo/foglia/0,1007,174835,00.html

 

 

 
RAI-MEDIASET: AI VOSTRI GIOCHETTI NON CREDE PIU' NESSUNO 
by costanzo d'agostino Monday, Oct. 17, 2005 at 12:04 AM mail: costanzodagostino@libero.it 




RAI-MEDIASET: AI VOSTRI GIOCHETTI NON CREDE PIU' NESSUNO 

Mentre era in corso un appuntamento importantissimo per il futuro del nostro Paese, con moltissimi uomini impegnati in uno sforzo organizzativo senza precedenti, Rai e Mediaset facevano a gara per incanalare l'audience degli spettatori sulle futili beghe inerenti la coppia Carrisi- Lecciso. Che pena! 
Mentre la nostra nazione è in cerca di soluzioni ad una crisi che coinvolge milioni di famiglie, 
l'interesse primario dei mezzi di comunicazione più diffusi e penetranti è solo quello di deviare l'attenzione dei cittadini verso consumi fatti di merci e di situazioni umane mercificate. 
Tra qualche giorno ci sarà inoltre somministrata un'elevata dose di " celentanerie" tra cui non mancheranno , siamo convinti, ben congegnati richiami al rispetto del diritto d'autore. 
Autori ed artisti televisivi hanno redditi da milioni di euro annui legati a tale rispetto e difficilmente possono capire i motivi di chi, soprattutto tra i giovani, dispone per le proprie spesucce settimanali una paghetta che si accorcia sempre di più. Come la distanza tra i cedi medi e le fasce povere della nostra popolazione. Cui i fatti privati di Al Bano, tra l'altro suscettibili di sottili manipolazioni a scopi pubblicitari, non risolvono problemi divenuti ormai cancrene. Rai e Mediaset se facessero un giretto in mezzo agli sfrattati, ai senza lavoro, ai milioni di emarginati creati da una politica dissennata negli ultimi anni, scoprirebbero realtà molto più tragiche e quotidiane. Che non fanno audience, malgrado i numeri in questione siano piuttosto rilevanti.L'ISTAT parla di 12.000.000 di cittadini italiani esclusi attualmente dal godimento della ricchezza prodotta da una collettività che rappresenta la settima potenza industriale del mondo. Cui viene data in pasto la telenovela che ha come protagonista Al Bano per trasmettere l'evidente messaggio che i soldi non fanno la felicità. PER FORTUNA, A QUESTI GIOCHETTI ORMAI NON CREDE PIU' NESSUNO. E SEMPRE PIU' SONO COLORO CHE NON VEDONO L'ORA CHE IL CANCRO RAI-MEDIASET VENGA ESTIRPATO. 

Comitato per la salvaguardia della Cultura Europea