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SCEC TO SCEC: RIVOLUZIONE ECONOMICA CON LA MONETA DEL POPOLO

pubblicata da Gennaro Francione il giorno lunedì 22 agosto 2011 alle ore 11.06
 
La moneta va restituita al popolo e tolta alla Banca Centrale

La banca centrale è autorizzata, in regime di monopolio, a stampare carta-moneta che però non viene accreditata ai cittadini come dovrebbe essere, ma gli viene addebbitata.

Di fatto, è come se la moneta creata dal nulla dalla banca centrale fosse di sua proprietà e la prestasse allo stato che ne diventa debitore (diventandone così debitori anche i cittadini) dovendola infatti restituire alla banca centrale con gli interessi.

La banca ci ha rimesso solo il costo tipografico di produzione del denaro, ridicolo rispetto al valore che tale denaro porta scritto.

Tra i progetti di rivoluzione di sfasciamento della Casta Finaziaria c'è il Faz, che vuole restituire al popolo il potere di emettere moneta. Il principale progetto che attualmente si propone è l'introduzione di una moneta a tempo indipendente dallo stato, associandola all'erogazione di un reddito di esistenza.

A questo i napoletani hanno aggiunto una moneta basata invece sullo spazio e la funzione  d'uso.  È l’obiettivo dello Scec, uno strumento che permette ad artigiani, commercianti o piccole imprese, di creare una rete di solidarietà e cercare di resistere alla crisi accettando di guadagnare qualcosa di meno. Lo Scec ha l’aspetto di una banconota, con tagli che vanno da 0,50 a 50 euro. L’acronimo sta per “Sconto che cammina” e a inventarlo è stato un gruppo di economisti e imprenditori.

Concudendo la Rovoluzione e lo Sfasciamento della VI Casta passa attraverso progetti semplici. Basta ridare al popolo il potere di emettere banconote levandolo alle banche cnetrali. Il danaro ha un valore simbolico e non bisogna temere con nuove emissioni  l'inflazione ché anzi più soldi ha la gente più l'economia cammina.

Prima chiave è il reddito di cittadinanza a giovani precari, disoccupati, famiglie povere etc. per consentire loro di avere un minimo di sopravvivenza. Ciò impedisce il formarsi di sacche di criminalità nascente dal fabbisogno economico (Ecco l'identikit del riottoso: giovane, povero e disoccupato; http://www.lastampa.it/_web/cmstp/tmplrubriche/giornalisti/grubrica.asp?ID_blog=348&ID_articolo=1&ID_sezione=754) tanto più che dai   rapporti Istat 2010 sulla povertà relativa  relativa e assoluta risulta che in Italia spiegano che 2 milioni 734mila famiglie vivono in condizione di povertà relativa. Una santabarbara pronta ad esplodere e  invadere vieppiù le nostre carceri già starcolme di poveracci e affamati.

Seconda chiave è il valore economico progressivo della "posta regalata". Spesso nei giochi del casino viene regalata una posta per far cominciare il gioco. Senza quella posta una persona x non parteciperebbe. Con quella posta viene stimolata a partecipare, investire nel gioco, cercare altre risorse etc. E' lo stesso meccanismo che in economia porta alla necesità di avere ognuno qualcosa da spendere di base e in tranquillità.

Terzo elemento è il fattore psicologico. La recessione è  un fatto psicologico oltre che fisico(mancanza di solid, soldi che si depauperano etc.) A fronte del martellamento terroristico di questi giorni per una crisi nummaria provocata e alimentata dai mostri finanziari un'economia positiva e umanistica consentirebbe al popolo di riacquistare fiducia con ciò rialimentando i mercati.

E' la filosofia di fondo dello Scec  to Scec lo “Sconto che cammina" in chiave new economy. Donare in qualche modoal popolo bisognoso  per la ripresa globale  dell'economia. (Gennaro Francione)