L'Antiarte di Macrì
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SULL'INIZIAZIONE


(Marco Macrì)

 Spesso si sente parlare, in campo esoterico, dell'iniziazione ma pochi ne conoscono il suo reale significato e molti si riempono la bocca con tale termine dispensandole a destra ed a manca. Per parlare di essa dobbiamo allargare il nostro campo di azione e capire cosa siamo e da dove veniamo. 
  Tutti siamo a conoscenza del fatto che all'interno di noi alberga una scintilla divina definita da tutti Spirito e che tale particella di energia (o luce) discenda nella materia per acquisire quelle determinate caratteristiche di consapevolezza in modo da tornare, al termine del viaggio, a quel bacino energetico che chiamiamo Dio; lo Spirito, nella discesa si racchiude nella materia che viene attirata con forza centripeta-magnetica e, vita dopo vita, aumentando la sua  vibrazione la trasmuta in energia fino a dissolverla completamente.
 Se è vero quanto sopra, mi chiedo come mai giriamo come trottole nella ricerca di un qualcosa che è invece all'interno del nostro essere; ci riempiamo di pietre, amuleti, feticci o, peggio, corriamo dietro all'astrologia, alla magia spiccia, alle gratificazioni materiali, ma non riflettiamo su un punto fondamentale e che, spesso, dimentichiamo: noi siamo Dio, io sono Dio, voi siete Dio.
 Se dentro di noi abbiamo, dunque, Dio perchè ci rammarichiamo quando il nostro Spirito ci porta a fare delle esperienze che, guardandole dalla parte materiale del nostro essere, ci appaiono obsolete, deprimenti, vergognose, terribili. Anche le espressioni materiali di quanti ci circondano, buone o cattive,  non sono altro che manifestazioni di Dio sul piano fisico.Vi pare che lo Spirito sia tanto stupido da commettere errori ? Tutto quanto Egli esprime fisicamente sono, soltanto, esperienze di cui ha bisogno per compiere il Piano Divino. Il nostro compito è quello di comprendere e di far comprendere agli altri che siamo una sola cosa con il nostro Spirito, la polarità opposta di un dipolo, l'Anticristo del Cristo Cosmico.
 La nostra strada è quella di riconoscere  il nostro Dio interiore e, una volta accaduto ciò, non avremo bisogno di cercare il sapere a destra e sinistra, avremo in un istante la conoscenza assoluta, al di fuori del tempo (quarta dimensione), nell¹eterno presente, e nel puro pensiero (quinta dimensione).
 Il cammino iniziatico consiste in un aumento di consapevolezza, giorno per giorno, a vari gradi (in esoterismo si parla di sette o più iniziazioni) cosa che si traduce (ne parleremo in un altro articolo) in una graduale attivazione del nostro emisfero cerebrale destro.
 Le scuole esoteriche (antiche e presenti), attraverso i simboli, i rituali, i suoni, i colori, i profumi,  ci aiutano in tutto questo porgendoci gli strumenti per energizzare la nostra parte materiale in modo da giungere alla consapevolezza di essere noi stessi esseri divini.
 Il nostro compito è quello di raggiungere la consapevolezza-iniziazione ed insegnare agli altri come fare; la strada, ogni strada, è personale e non può essere delegata ad un guru od un maestro. Non esistono Maestri, esistono istruttori, ognuno è il Maestro di se stesso. Basta con l'autocommiserazione, la depressione, l'attaccamento alla nostra materialità; guardiamo in alto e "riconoscendo saremo riconosciuti". Basta con le paure imposte dalle chiese che ci hanno castrato con il terrore di nominare o calpestare il nome di Dio, questi sono solo feticci di una mentalità volta a reprimere ogni ricerca personale in modo da delegare ad altri la nostra ricerca interiore; io, voi, noi siamo Dio e non dobbiamo avere paura in quanto essa frena il cammino.
 L'uomo nel corso delle incarnazioni può svolgere la sua vita terrena a vari livelli di consapevolezza in base al suo livello evolutivo. Ciò che determina il passaggio da una esistenza materiale ad una orientata verso la luce è quel momento di insoddisfazione in cui egli riflette sulla caducità di quelle cose che non riescono più a soddisfarlo; in quel momento è solo in mezzo al deserto e lo sconforto lo attanaglia fino a quando imbocca la via iniziatica.
 Tuttavia, nel momento in cui imbocchiamo la via verso la luce il deserto non ci abbandona e, da soli, proseguiamo il sentiero iniziatico fino a quando non ci accorgiamo di non essere da soli in questo cammino.
 La solitudine che fa seguito al distacco dalle cose materiali scompare quando veniamo a conoscenza di essere partecipi di un universo in cui ogni cosa è dipendente dall'altra. Quando cade l'egoismo dell'autoapprendimento e viriamo verso l¹amore universale usciamo da quel deserto illusorio che, in precedenza, ci dava tanta tristezza.
 Nel deserto abbiamo bruciato i vapori del corpo umido soggetto alle illusioni ed in noi si è diffuso il calore del fuoco spirituale: dalla via umida siamo passati alla via secca e siamo diventati coppa (il sacro Graal) per la discesa del fuoco iniziatico.
 Comunque, la permanenza nel deserto non deve fuorviarci e dobbiamo fuggire dall¹inseguire quelle chimere che compaiono all¹orizzonte: quanti aspiranti si perdono dietro ad illusioni che  sono, soltanto, residui di quel mondo astrale dal quale si tenta la fuga.
 L'uscita dal deserto si ha soltanto quando l'aspirante calpesta la sua personalità a favore di una fusione spirituale con il Tutto: nel momento in cui raggiunge lo yoga (unione), attraverso la trasmutazione dell'energia dalla triade superiore al quaternario inferiore, è realmente sulla strada che conduce al Creatore dell'Universo ed il deserto si dissolve magicamente. In quel momento si accorge di essere una cosa unica con tutti i regni della natura e con tutti gli esseri viventi.
 Purtroppo, osservo persone che credendo nella unicità della strada non fanno altro che girare intorno all¹oasi delle loro illusioni in una cristallizzazione che impedisce al fuoco igneo di bruciare quel ghiaccio millenario che racchiude in una bara di vetro i loro centri cardiaci. Conosco persone cosiddette esoteriche che ogni giorno si masturbano mentalmente con paroloni del quale non comprendono il significato, e persone che hanno paura di affrontare la loro personalità.
 Le strade verso la luce sono diverse e mai separate; soltanto la meta è unica e si raggiunge levigando la nostra pietra grezza attraverso la tolleranza, il distacco, l¹amore universale, il servizio, lo studio ed il raccoglimento costante nel profondo dell'interiorità.
 Prima di terminare vorrei ricordare che quando si gioca con l'energia, nel momento in cui creiamo positività, grazie alla dualità della manifestazione, generiamo, anche, la sua controparte negativa; il vero esoterista non si piange addosso ma accetta serenamente questo secondo aspetto energetico. 
 Un abbraccio di luce a tutti, 
       Marco Macrì (srmac@tiscalinet.it)

            

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Risposta a Macrì di Gigi Trilemma: "Noi dell'Antiarte produciamo Bello e Bene. Siamo dei Buoni Cristi, ma in quanto Antiarte, siamo degli autentici bipoli, dei veri Anticristi. Anche Satana ha le sue sofferenze".

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Carissimi amici,  
il desiderio dell¹uomo nei secoli è stato sempre quello di conoscere se stesso ed ha seguito numerose vie verso la realizzazione interiore.
Le strade che conducono ad essa sono tante ed ognuno imbocca quella consona alle proprie carattristiche  energetiche e vibrazionali. Le pricipali vie che conosco verso la Luce sono:

1) la via mistica, devozionale, lunare, umida. 

Essa passa attraverso la partecipazione (attiva o passiva) ad una chiesa od ad un credo religioso. L'adepto ha bisogno di un Prelato o di un istruttore che chiama Guru o Maestro,  che faccia da tramite tra lui ed il Divino. Il pericolo di tale strada è che l'individuo devolve tutto all'istruttore e si adagia su di esso (o lo venera) rinunciando ad una evera voluzione interiore.
 
2) la via scientifica, secca, solare.
  
E' una strada che inizia dallo studio dei testi esoterici e  di quelli occulti fino a che l'esoterista diviene quello che apprende. Attenti, tuttavia,  ad usare troppo la mente inferiore a scapito del cuore; si rischia la sterilità affettiva e l'egoismo intellettuale.

3) la via artistica.

Attraverso l'arte e l'Antiarte si raggiunge il Divino dentro di Noi. L'universo è composto da energia e tutto ciò che lo compone è regolato secondo proporzioni matematiche e, di conseguenza, dalla scala armonica.

4) la via del Matto  (vedi la carta dei Tarocchi omonima).

E' quella della vita di tutti i giorni con l'acquisizione, attraverso le prove della vita, di quelle carateristiche necessarie a chi si incammina sulla via iniziatica:

  EQUILIBRIO, TOLLERANZA, ASPIRAZIONE, DISTACCO,   AMORE, CONTINENZA, GENEROSITA', ONESTA',    PAZIENZA, PERSEVERANZA, PUREZZA, VERITA', RETTO   PENSIERO, RETTA PAROLA, RETTA AZIONE, RETTO   SFORZO, RETTA CONCENTRAZIONE!!!

Sicuramente vi sono molte altre strade che no ho citato ma, tutte portano allo stesso punto. Tuttavia, durante il vostro cammino verso la luce interiore, diffidate di chi si frappone tra voi e Dio con la scusa di possedere la conoscenza. Ognuno diviene Maestro di se stesso seguendo gli insegnamenti e le esperienze di coloro che per primi hanno iniziato il cammino (Cristo, Budda, S.Francesco d¹Assisi, Krishnamurti, Steiner, Blavatsky ecc...). In questo senso dico che non esistono Maestri ma, soltanto, insegnanti in quanto ognuno deve ricercare e trovare da solo il proprio Maestro Interiore: non delegate ad altri quello che è un processo personale.
Comunque, rispettiamo  chi ha bisogno di inginocchiarsi o di prostrarsi davanti ad un Maestro, chi  sente la necessità di immergersi nei paroloni dei quali spesso non conosce il significato, chi tiene per se la poca conoscenza esoterica che ha, chi ha scambiato l'esoterismo per un oggetto consumistico, anche questi sono fratelli in cammino verso la luce. Un fraterno abbraccio a tutti.
Marco Macrì

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Il Matto Mistico è l'Antiartista che fa Scienza dell'Assurdo(G. Francione)

 

 

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Last updated: maggio 08, 2005.