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LA CRIMINOLOGIA DINAMICA, CAVALLO DI BATTAGLIA DEL  MOV.RIN.GIU  DI G. FRANCIONE

 

Il  MOVIMENTO PER IL NEORINASCIMENTO DELLA GIUSTIZIA  (MOV.RIN.GIU), fondato dal giudice drammaturgo Gennaro Francione,   partecipa al Convegno del 23 settembre a Milano “La prova scientifica e i nuovi orizzonti della biologia forense nelle investigazioni giudiziarie”.

  Il libro base è "TEMI DESNUDA" (VADEMECUM PER CREARE UNA GIUSTIZIA GIUSTA - Herald editore Roma 2015),  curato  da Francione e da lui scritto insieme a Ferdinando Imposimato e Paolo Franceschetti, con interventi in pre e postfazione di Saverio Fortunato e Antonietta Montano. Editrice Herald di Roma.

Nel campo penale il MOV.RIN.GIU sostiene i seguenti principi: lotta al processo indiziario, giudice di quartiere e d'intervento web, nomofilachia nel favor rei, verdetti innovativi pro deboli contro i forti, doppio grado di giudizio, diritto medicinale, separazione delle carriere e, infine, una gigantesca rotazione dei giudici nell’unificazione di tutte le magistrature in incarichi pro tempore (giudice ordinario, giudice di pace, giudice amministrativo, giudice di quartiere e web).

Continua  una serie di conferenze col Movimento su vari temi esposti dalle avanguardie del diritto per migliorare la giustizia. Quali i rimedi per una nuova giustizia veramente giusta?

In questo periodo alcuni eclatanti casi giudiziari (Meredith Kercher, Melania Rea, Elena Ceste, Guerina Piscaglia, Roberta Ragusa, Yara Gambirasio, Sara Scazzi, Chiara Poggi etc.) hanno portato alla ribalta degl'indiziati che continuano, pur arrestati, a proclamare la loro innocenza. La mancanza di prove certe e il fondarsi dei processi su elementi puramente indiziari hanno generato un pullulare in rete e in Face Book di gruppi contrapposti di innocentisti e colpevolisti. Un vero e proprio cult dove tutti diventano giudici, criminologi, esperti, alimentato dai media cartacei e soprattutto televisivi che dedicano, questi ultimi, il 70 % della loro programmazione alla materia noir.

  Il Movimento sta girando l’Italia con una serie di convegni e altri ce ne saranno dopo quelli di Roma, Caserta, Crotone, Viterbo, Palaia-Agliati, Napoli dove si sono avuti interventi di addetti ai lavori, personaggi emblematici (Raffaele Sollecito, procuratore Piero Tony, avv. Giuseppe Lipera difensore di Contrada, Ronzoni amico di Bossetti), infine delle istituzioni particolarmente interessate alla costruzione di una giustizia giusta (Regione Basilicata, Provincia di Crotone, Comuni di Caserta e Palaia). I convegni   tendono a verificare le problematiche connesse al processo indiziario dovendo preferibilmente gl'investigatori mettersi alla ricerca di prove fortissime e incrociate, le quali solo fondano un processo giusto per essere certi di mettere dentro dei sicuri colpevoli e non degl'innocenti.

Il giudice Francione insieme al  biologo forense prof. Eugenio D’Orio, operante attualmente presso l’Università di Copenaghen e organizzatore del convegno di Milano, ha   elaborato la teoria della "Criminologia Dinamica", che ribalta il processo indiziario a favore di un processo popperiano per prove fortissime, sfruttando i più recenti background tecnico scientifici provenienti dalla ricerca. Il progetto è stato approvato anche dal direttivo della Crime Unit dell'Università di Copenhagen ed è stato presentato al Congresso di Vienna "Increasing security solving Crime".

Sia dai fatti di cronaca sia dalle posizioni di diversi “addetti ai lavori” si evince come il test genetico a cui possono, a determinate condizioni di legge, essere sottoposti gli indagati,bnon è infallibile come si crede. Il metodo rigoroso popperiano porta a escludere  che il processo possa essere fatto per indizi essendo necessarie prove fortissime e incrociate. Nel caso del DNA prima di tutto il prelievo e le analisi devono essere garantite dalla creazione de iure condendo di un servizio di prelievo e indagini con esperti super partes, alle dipendenza della magistratura e non del P. M.. Allo stato quegli atti delicatissimi d'indagine vanno garantiti dalla compresenza di un consulente alla difesa anche pro ignoto alias è tutto nullo (art. 111 della Cost.). E’ necessario prevedere un difensore per ignoto e un consulente per ignoto per ovviare alla falla formale della procedura di controllo  e verifica. Non è pura teoria visti i problemi creati dalla polizia scientifica  nel caso Meredtih Kercher, conclusosi con l’assoluzione di Amanda Knox e Raffaele Sollecito

Nella sostanza d'indagine bisogna stabilire in maniera precisa "come" una traccia significativa sia arrivata su un corpo, "quando", e soprattutto che rapporto abbia con l'eventuale azione omicidiaria, non potendosi escludere una contaminazione accidentale, ad arte o un lascito da parte del soggetto incriminato al di fuori del delitto di omicidio (casuale o rapportata ad altri eventi come occultamento di cadavere). 

Il caso forte esaminato nel convegno di Milano sarà naturalmente quello di Yara Gambirasio che, malgrado dubbi irrefragabili di procedura e di sostanza, tiene dentro da anni Massimo Bossetti.

Il muratore di Brembate  va assolto. Il DNA  in mancanza di verifiche a monte e a valle (il reperto si è esaurito) sui modi di assunzione ed elaborazione fa sì che quell’elemento non sia  nemmeno un indizio. E' zero. Il resto è solo romanzo e gossip.

Ammesso  e non concesso che il DNA sia di Bossetti, non basta quest’elemento perché bisogna stabilire come sia arrivato là per accidente o no e, se portato direttamente dall’imputato sul corpo di Yara, quale sia stato il ruolo nell’azione omicidiaria dell’indiziato, il quale potrebbe tra l’altro essersi limitato al semplice trasporto del cadavere. E in questo viene in aiuto la criminologia dinamica unitamente a prove altre che non ci sono.

In definitiva per aversi un processo giusto è necessario che il diritto si allei strettamente alla scienza rigorosa degli esperti e che diventi esso stesso scienza,  operando popperianamente alla ricerca di prove fortissime  e incrociate. Gl’indizi vanno ridotti sempre allo stato di mere congetture, inefficaci si non portino a prove solide tali, se incrociate. da poter giungere al medesimo risultato di fronte a qualunque sperimentatore.

 

-   MOVIMENTO PER IL NEORINASCIMENTO DELLA GIUSTIZIA (MOV.RIN.GIU)

 

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-   CONTRO IL PROCESSO INDIZIARIO:

 

https://www.facebook.com/groups/100499187072/

 

 

                            CONVEGNO

 

LA PROVA SCIENTIFICA E I NUOVI ORIZZONTI DELLA BIOLOGIA FORENSE NELLE INVESTIGAZIONI GIUDIZIARIE

 

Nel corso del convegno sarà presentato il Master in Biologia forense ed investigazioni scientifiche

 

INTERVENTI

Prof. Massimo Blanco (moderatore)

Saluti del Sindaco di Corsico Filippo Errante

 

RELATORI:

Dr. Gennaro Francione

Magistrato Sez. Penale Tribunale di Roma, Presidente del Movimento per il NeoRinascimento della Giustizia

 

Avv. Prof. Eraldo Stefani

Avv. penalista e docente all’Università degli Studi di Roma “La Sapienza”

 

Cav. Davide Cannella

Direttore della “Falco Investigazioni” ed esperto di criminal profiling

Prof. Eugenio D’Orio

Biologo forense e genetista forense, Docente Univ. UNISED e ISF, Docente al Corso di perfezionamento in “genetica forense” Univ. “Federico II” di Napoli

Dr. Gianni Spoletti

Criminologo investigativo

Avv. Fiorenzo Alessi, Cassazionista

 

LOCATION:

Via Leonardo Da Vinci n.5, Corsico (MI)

Ore 10.00 registrazione partecipanti

Orari convegno mattino 10.30-12.30

Orari convegno pomeriggio 14.30-16.30

Ore 16.30-17.00 consegna attestati