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             Opere in  un atto

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1)LA SCATOLA CINESE(#).

Opera grottesca in un atto descrivente burle,cadute e liberazione dell'homo oeconomicus. Un impiegato, Voludico, scappa dall'ufficio e s'imbatte in una serie di venditori truffarori(oggetti religiosi, libri, giocattoli, armi) che gli portano via l'intero suo patrimonio. Disperato gli viene in soccorso vanamente il genio della truffa che tenterà di fargli recuparare il perso con controtruffe ma il destino è segnato. Chi nasce sfigato tale resta. E non gli rimarrà che rifugiarsi nel sogno di una farfalla.

               

6 ATTORI

SCENOGRAFIA:ESTERNO CON GRANDE CUBO

- PLURIRAPPRESENTATO A ROMA

2)AL DI LA' DEL FIUME.

Opera fantastica in un atto ambientata nella magica Cina, tra poeti, guerrieri, bonzi, ingegneri, mandarini, indovini, architettata sulla ricerca di un ponte metafisico che porti a passare sull'altra sponda dove un vecchio padre morente attende il figlio.

            

9 ATTORI-

SCENOGRAFIA:ESTERNO - QUADRO PER OMBRE CINESI

3)IL NEGOZIO DEI ROBOT(#).

                       

Opera grottesca in un atto. Alcuni robot si agitano in un negozio misterioso, rivivendo la Genesi attraverso la Macchina Virtuale. Un parallelo continuo tra uomini e macchine, tra razionalità e follia.

8 ATTORI + 7 COMPARSE

SCENOGRAFIA:INTERNO DI NEGOZIO

4)KAPU'(#).

Opera grottesca in cinque parti azionata sui giochi tibetani "Kapù" e "Rinascere". Ribellatosi al suo stato di emarginazione, un prete cattolico handicappato è chiamato dalla visione di una lama tibetano a incarnare il sogno dell'ultimo Budda prima del Nirvana Universale.

6 ATTORI E MIMI

SCENOGRAFIA:=INTERNO CASA DEL PRETE - STUDIO VESCOVO TAJEB - LUCI PER ESTERNI SUL LAMA

5)SCACCO AD ARMAGHEDON(#).

Opera grottesca in un atto che racconta una partita a scacchi combattuta, quasi a parodia tragica de "Il Settimo Sigillo" di Ingmar Bergman, tra un giudice cieco(l'Angelo della Morte) e don Galdino(un antennista filosofo), per decidere la sorte apocalittica dell'intero pianeta.

7 ATTORI

SCENOGRAFIA=INTERNO DI UNA CASA CON TAVOLINO PER SCACCHI

6)DOPPELGANGER IUDEX(IL GENIO E IL FOLLE).

Dramma grottesco in un atto, vincitore del concorso " Pirandello in breve" per l'anno 2003.  Per leggere il copione clicca su

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In un corridoietto che collega due camere di consiglio s'incontrano due giudici: Oziero, il genio, e Pannone, il picchiatello. Entrambi a causa degli opposti versanti d'intelligenza, non promossi al grado superiore della carriera. Solo apparentemente i due sono distantissimi perché li accomuna il sincronico destino di disfatta professionale, ma nel profondo una scempiaggine intelligente che ne fa due estatici visionari, profeti della vera profonda giustizia. E' questo il primo esperimento multimediale dello scrivente in cui uno strumento assume il ruolo di attore solista.

                     

                              

1a) VERSIONE: 2 ATTORI + 1 SASSOFONISTA

SCENOGRAFIA= ESSENZIALE. IL RETRO DELA CAMERA DI CONSIGLIO CON PORTE E QUALCHE MOBILE

2a VERSIONE: 3 ATTORI(IL PRESENTATORE è ANCHE SAX). Corrispondono ai tre personaggi chiave del circo: il clown bianco(Oziero), Augusto(Pannone), Leali(presentatore-musico).

- PLURIRAPPRESENTATO IN ITALIA anche con la regia dell'autore

7)LA LEZIONE D'INGLESE(di Agius e Francione).

In una veranda di stile alpino che dà su un giardino una signora anziana, Marisa, prende lezioni d'inglese da una signora giovane maltese, Astrid. Oggi l'inglese è di gran moda e Marisa non riesce a sottrarsi anche per la necessità di comunicare con la figlia in America. I risultati sono grotteschi, risibili ma presto la lezione si rivela essere qualcosa d'altro. La ricerca nell'insegnante di un angelo per lenire nel dialogo italoparainglese tutte le sofferenze di una vita tragica, per la prima giovane figlia morta di cancro e un marito diventato per gioco crudele eternamente silente. Su tutto incombente una vecchiaia stanca e pur ardimentosa volta a lenire le sofferenze di una vita vuota con la poesia, la follia logorroica e l'affetto di un'amica.

2 ATTORI

SCENOGRAFIA= ESSENZIALE. VERANDA

COPIONE SU http://www.gttempo.it/Copioni.htm

RAPPRESENTATO

8)CYBERCYRANO<ICQ99b Chat Session Ghost>  

                  

Prototipo di Chat-Theater, teatro della chat-linea(chiacchiere in linea internet).

Nella chat-line si parte dall'anima e si arriva lentamente al corpo. In spirito antiarte la chat-line è l'ideale della comunicazione perché va al di là dei corpi che verranno rilevati successivamente come forme provvisorie di una struttura interna.

Due corpi si parlano in chat. Tramite loro si creano due fantasmi, che si amano oltre di loro, indipendentemente da loro. E' l'estremo esito dei Ghost, così dette in gergo internettiano quelle presenze per cui una persona continua a chattare ma praticamente con un fantasma perché chi risponde dall'altra parte è praticamente sparito.

Il gioco tra Iris e Gregor è proprio un ludo di rivelazione progressiva con situazioni di mascheratura che richiamano alla mente il Cyrano di Bergerac. Il vecchio, Lui dal Nasolungo, assume i panni del giovane Asino Joe-Gregor mentre Lei, la P. R., s'identifica nella Sfinge-Iris autentici doppi ovvero Ghost di rete.

 ATTORI: 4(due maschi e due femmine, possibilmente due di essi danzatori)

SCENOGRAFIA: UN CYBERZIQQURAT(SCALA-TEMPIO SOVRASTATA DA UNO SCHERMO-COMPUTER)

Rappresentato  

9)LA METAMORFOSI DEL CERCHIO(GERARDO IL FOLLE).

          

 La vita, morte e resurrezione di Gérard de Nerval un grande poeta alchimista morto suicida dopo la disperazione e la follia di una vita senza amore e duna genialità incompresa dal suo tempo. Fu trovato, all'alba del 25 gennaio 1855, appeso a un'inferriata, in un sottoscala di un tugurio in Rue de 18 Vieille Lanterne, vicino allo Châtelet. Verrà riscoperto solo dopo 70 anni dalla morte dai surrealisti francesi.

            

 

ATTORI= 10

DANZATORI

OPERA MULTIMEDIALE=TEATRO-DANZA

Musiche di Davide Caprelli

http://profile.myspace.com/index.cfm?fuseaction=user.viewprofile&friendid=163365050

 

 10)LA QUINTA DEL SORDO (PSICOSI SATURNINA DEL PITTORE NERO GOYA).

Goya un autore inquietante di cui viene descritta in teatro totale(teatro di parola, pittura proiettata, musica, danza), la crisi artistica ed esistenziale che dal reale lo portò alle forme dell'irrazionale e del mostruoso preromantico lungo i percorsi della follia e della magia.

             

ATTORI E DANZATORI= 32

OPERA MULTIMEDIALE=TEATR-DANZA-TRASMISSIONE DIAPOSITIVE.

              

11)LE ALLEGRE COMARI DEL PATCHWORK 

Giallo Totò, brillante e grottesco.  Piéce in un atto con titolo chiaramente allusivo alla shakespeariana Le allegre comari di Windsor, comunque innestata in altro tessuto narrativo.

In un villaggio sei signore della buona società si riuniscono per creare un patchwork. La promessa da marinaio della precedente seduta è di non pettegolare e di dedicarsi solo alla cucitura. Al contrario comari e comarelle bevono, fumano, mangiano, ma poi pettegolano arrivando  a scorgere difetti degli abitanti del villaggio ma soprattutto dei loro stessi parenti, mariti, amanti, suocere. In un gesto rituale finale li condanneranno a morte senza pietà col pollice verso, con una votazione tanto virtuale quanto inquietante.

Una pièce di vena decisamente comica, sia pur soffusa di una lontana malinconia. Le sette solitudini femminili s'incontrano davanti al patchwork che sembrano voler cucire come  a tessere le trame di un esistenza che sfugge  a ciascuna di esse.

   

SCENOGRAFIA= SALOTTO DI CASA INGLESE CON VISTA SUL PATIO

1A VERSIONE: 7 ATTRICI

2A VERSIONE: 12 ATTORI(10 FEMMINIE - DUE MASCHI)

3A VERSIONE: 16 ATTORI (10 FEMMINE - 6 MASCHI)

 

                   

Rappresentato

http://www.nonsoloteatro.it/palco/work.htm

12)ORGO CAISSA.

                

Pièce in un atto. In una sorta di Divan dei Pazzi vengono messi a giocare davanti a  scacchiere alcuni mostri scacchistici. I personaggi sono frutto di un'operazione ricostruttiva storica nel senso che, oltre  a un brocco, si sono presi  nomi e caratteri di maestri giocatori realmente esistiti, operando deformazioni  e contaminationes per derivare una sorta di passerella della follia universale scacchistica e, per traslato, umana.

      

SCENOGRAFIA: IL DIVAN CON SCALE LATERALI

ATTORI 15:

11 MASCHILI

2 FEMMINILI

    2 MASCHILI O FEMMINILI

13)MATTIZIA MATHESIS.

 

Pièce in un atto. Continua la ricerca di Francione sulla pazzia delle élites. Questa volta è il turno dei matematici la cui schiera è abbastanza sostanziosa visto che parecchi tra i più grandi logici quali Cantor,  Gödel, Peano e Nash trascorsero periodi della loro vita in manicomio. Ed è proprio in una casa di salute mentale che sono serrati, insieme a un'astrofisica, i quattro matti della mathesis, alle prese con un linguaggio grottesco e ridicolo oscillante tra l'automatico bergsoniano delle formule astratte e le boutade strapparisate create soprattutto dagli studenti. Questi impersonati dal più giovane del gruppetto, quel discolo di Gödel che asserì non a caso l'incompletezza di qualunque sistema matematico, riducendo a follia ex converso qualsiasi tentativo dell'uomo di spiegare le cose e il mondo tutto in un sistema chiuso.

5 ATTORI

4 ATTORI MASCHILI

1 ATTORE FEMMINILE.

14)LA SCALA DI SCANNEREBECCO(IL RITORNO DI SCANDERBEG)

 

           

      Dramma su Giorgio Castriota Scanderbeg l'imbattibile piccolo grande principe d’Albania che nel '400 salvò il suo paese dai continui tentativi d'invasione dei turchi, la più potente armata del mondo all'epoca. L’opera   descrive la rinascita dell'eroe grazie all'amore rievocativo e ritualizzato delle generazioni a venire, che non lo dimenticano e pregano per il suo riemergere dal mondo dell'aldilà.

 11 ATTORI

9 MASCHI

2 FEMMINE

POPOLO E DANZATORI

 

OPERA MULTIMEDIALE - DANZE

Rappresentato 

15)T-BONE STEAK(BISTECCA CON L'OSSO).

 Giallo Totò, brillante e grottesco, in due parti. In un pub di un villaggio gallese due vecchietti handicappati; Cordelia e Moses, siedono incantati a guardare il lago dalle loro sedie a rotelle. Il locale, diretto da mister Pop, è specializzato nel t-bon steak e gli avventori si susseguono tra il mistero  e il grottesco finché, a un salto di luce per un temporale di vento, la ricca ereditiera Jenny Brown muore per  un pezzo di carne avvelenato. Nell'indagine della polizia saranno i due vecchietti in retrovia ad assumere i panni degli acuti investigatori fino al finale  a sorpresa.

              

SCENOGRAFIA: LOCANDA GALLESE

9 ATTORI

5 MASCHI

4 FEMMINE  

16)SUONI E LUCI DI GUERRA E DI PACE di Francesco De Cicco & Gennaro Francione.

 Una pièce multimediale a collage dove artisti(un poeta, un pittore, teatranti di strada) e ragazzi, uniti insieme, lanciano il loro urlo contro l'infamia della guerra, di qualunque guerra, auspicando un mondo diverso con un nuovo sole che riscaldi la fratellanza degli uomini finalmente accomunati dalla pace, dall'emozione e dalla creatività comuni.

USO DI MUSICA, DANZA, SCHERMO CON IMMAGINI FILMICHE -  TROUPE DI ARTISTI DI STRADA(ACROBATI, TRAMPOLIERI, MANGIAFUOCO) -  

ATTORI MASCHI 5

ATTORI FEMMINE 5

RAGAZZI MASCHI 3

RAGAZZE FEMMINE 2

15 RAGAZZI COMPARSE-CORO

Rappresentato

17)IL CINGHIALE DI BODANO. Pièce multimediale in un atto. A partire dalla genesi indù assistiamo alla trasformazione del Cinghiale Cosmico in Cinghiale Umano, sotto le cui spoglie si nasconde un assassino che ha stuprato e ucciso a coltellate una giovane vergine. Dietro quell'io che verrà condannato e fatto a fette saranno trascinati nel fiume della morte altri ego più o meno buoni(il Padre di Famiglia, il Filantropo, il Poeta Mancato, il Procacciatore d'affari). Un processo alchemico-animalesco che tenta, attraverso l'estetica iniziatica di dare il senso a un viaggio verso la rinascita, in una dimensione tale da purificare i più orrendi misfatti attraverso la coscienza dell'incolpevolezza cosmica.

 

7 ATTORI=

5 ATTORI MASCHI

2 ATTORI FEMMINE

4 COMPARSE

 

USO DI MUSICA, DANZA, SCHERMO CON IMMAGINI FILMICHE, GIOCO DI SPECCHI

 

       

  

18)ASSEQUIE 'N LOVE(Funerale d'Amore).

                  

      La pièce nasce da un fatto di cronaca vera che narra di un  finto morto e di un  funerale vero. Protagonista della messinscena è un sessantacinquenne sedotto e abbandonato, che con alcuni amici mette su la goliardica esequie per dimostrare alla donna che lo ha lasciato che può vivere anche senza di lei, col segreto sogno che la sua resurrezione possa provocare uno shock e una fiammata di rinato amore. La burla è rovinata dai carabinieri che piombano sul funerale e portano il defunto in caserma.

 

8 ATTORI

7 MASCHI

1 FEMMINA

VARIE COMPARSE

 

 19) LE STREGHETTE DI BENEVENTO

                      

  Commedia in un atto in lingua napoletana.

'700 napoletano. A Benevento viene celebrato un processo contro quattro presunte streghe: Janara, Zucculara, Uria e Manalonga. Trattasi, invece, di quattro emarginate, morse dalla fame nera e costrette a ricorrere a furtarelli, truffe, pozioni, prostituzione, elemosine per sopravvivere, al  più ree di connubio orgiastico con un cafone idiota superdotato sotto l'inquietante noce di Benevento. La fantasia surriscaldata e grottesca dell'homo leguleius le trasformerà in assatanate in immondo amplesso col demonio. Da qui l'inevitabile condanna che, per vie esilaranti, verrà rispedita ai ridicoli soloni tonacati.

ATTORI  10

MASCHI 6

FEMMINE 4

20)Domineddracula

 Lo spettacolo è tratto dall’omonimo libro di Francione che racconta di Vlad Tepes «l'impalatore» rumeno che si oppose ai turchi di Mohammed il Conquistatore.

ATTORI 2 

MASCHI 1

FEMMINA 1

Rappresentato

21)KHINJAR

       Ipotesi di istant theater, ovvero di teatro documento che tiene immediatamente dietro a una vicenda drammatica, quale quella della decapitazione dello studente coreano "Kim Sun-il", attuata col cotello ricurvo, detto  khinjar, ad opera di fondamentalisti islamici.

      La pièce cattura filmati, documenti, foto di rete per crearne una spietata riproduzione della realtà che, al di là dei contenuti macabri, cerca di trovare un senso illuminante, sulla base di una pietas poetica affratellante, allo scontro epocale tra oriente  e occidente.

 Scenografia semplice ma uso di schermo multimediale

ATTORI 10

MASCHI 7

FEMMINE 3

22)PISELLO.

       Piéce comica in un atto. Esempio di comicità uroborica.

      Un pisello trovato in una tabacchiera del '700, porta la vivace segretaria Jane Sprungia a innescare un'autentica caccia all'uomo, alla ricerca del proprietario della preziosa appendice. La girandola, condita da piccanti approcci con gl'intervistati, finisce, dopo una circolarità grottesca,  con un colpo spettacolare degno del più esplosivo vaudeville.

ATTORI 8

MASCHI: 5

FEMMINE: 3

SCENOGRAFIA SEMPLICE(UN TAVOLO  E DUE SEDIE)

23)'A MUMMIA 'E MAMMETA.

Parodia grottesca in un atto, esempio di teatro HIV ovvero Horror italo-vesuviano, parodia in partenopeo del teatro gotico inglese. Una mummia si risveglia nella cripta e rivela essere non una mummia morta ma vivente, cercando con mille espedienti, con viaggi finanche reali nell'aldilà, di sbarcare il lunario.

TRE PERSONAGGI

SCENOGRAFIA=ESSENZIALE: BARA CENTRALE E PORTA LATERALE

24)LA SPOSA DI CORINTO.

 Un giovane poeta greco, Amorgo, ritorna a Corinto, città che vide la profanazione di una monaca, Melusina,  poi diventata sua sposa. Il ritorno si verifica con lei morta in seguito a una disgrazia inconsciamente "provocata" e con un drammatico incontro con la suocera Ecuba, le cui maledizioni aprono lo spiraglio a un susseguirsi di figure spettrali: una salamandra, una troll, un'ondina  e una silfide. Sono le amanti di Amorgo che, rievocando i tradimenti ai danni di Melusina, ne preannunciano il finale tragico, quando, in una micidiale danse macabre, la moglie tradita tornerà e vampirizzerà il marito in un abbraccio fatale di amore e odio senza fine per trascinarlo seco per sempre nel regno dei morti.

ATTORI 3

MASCHI 1

FEMMINA 2

DANZATORI 7

Rappresentato

25)PAZZI.

                   

Pièce che descrive, a mosaico, tra boutades, non sense, acrobazie e giochi di prestidigtazione, le vicende di alcuni pazzi in un manicomio di nuovissima concezione. La girandola, iniziata coi pazzi canonici, finisce col coinvolgere anche gli addetti ai lavori a partire dal direttore per poi travolgere l'intero pubblico.

Scenografia essenziale

ATTORI 9

MASCHI 8

FEMMINE 1

26)L'ULTIMA CENA... DI MATRIMONIO

 Tragicommedia in lingua napoletana. Il pranzo(meglio cena) di matrimonio tra Andrea e Lucia diventa un inizio e una fine per descrivere la transazione di una coppia sposata dal coniugio sacramentale e festaiolo alla morte, attraverso i passaggi  delle nozze di cotone, d'argento, di seta. Gli altri commensali, amici e parenti, fanno da coro in questa scanzonata e lontanamente malinconica scorribanda dissacratoria, avanzante dal flash back della cerimonia nuziale ai flash forward delle fasi matrimoniali successive fino all'esito finale della morte per veleno.

ATTORI 9

MASCHI 6

FEMMINE 3

 27 )PARADOXA.

 Pièce assurda in un atto sviluppantesi, come in un gioco di scatole cinesi avviluppantisi l'una nell'altra all'infinito, attraverso una serie di sketches, boutades, calembour, illusioni ottiche a descrivere la paradossalità dei sensi e delle strutture logiche fondanti, fittiziamente, un consolidato mondo umano basato sul nulla.

ATTORI 15

MASCHI 12

FEMMINE 3

*NOTA: VARI PERSONAGGI MASCHILI POSSONO ESSERE INTERPRETATI DA DONNE

  28)RODOLFO E IL SUO GOLEM. PROCESSO A  UN RE SENZA SPADA

                                                          

Rodolfo era il primogenito e successore di Massimiliano II d'Austria (1527-1576) e di Maria della Spagna (1526-1603), essendo sua madre figlia di Carlo V di Spagna. Entrambi suoi genitori erano nipoti di Giovanna la Pazza  di Castiglia (1479-1555). Fu considerato anch'egli pazzo perché, contrario alla guerra, amava circondarsi di artisti, alchimisti, maghi, scienziati, piuttosto che di strateghi, trascurando i suoi doveri di sovrano per dare il suo tempo alla meravigliosa corte rinascimentale da lui creata. Il processo intende rivelare l'altra faccia di un potere nuovo, fatto non di forza ma di equilibrio regale degli interessi sociali attraverso il Sapere e l'Arte che prevalgono sull'Economia della Sopraffazione

ATTORI 12

MASCHI 11

FEMMINE 1

 Scenografia essenziale: aula di tribunale.

 29)  IL POZZO DI BANSEGOTH(Il Processo Infero di Charles Manson)

                                                      

 

Le vicende, oltre che al racconto sintetico della correa Susan Atkins, sono state rimesse alla sequenza delle immagini e degli oggetti usati per commettere i delitti, attribuendo alla colonna sonora il compito di suggerire atmosfere sataniche e rumori dei terribili eccidi.

Tutto questo per generare un teatro di documento (il processo in sé e le vicende di Manson) ma anche una drammaturgia di intensa atmosfera e di denunzia catarchica. Charlie è il parto orrendo in un pianeta malato. Ma lui è innocente o meglio non è più colpevole di chi lo ha generato e che ora continua ad ammirare il suo show per purificarsi vanamente la propria immonda coscienza.  

ATTORI 3

 FEMMINE 1

DANZATORI

 

bullet

30)OUROBOROS EROS.

Opera grottesca in un atto con musica e danze-labirinto costruita attorno a una famiglia che cerca il senso del proprio esserci tra le spire del misterioso labirinto di Creta.

Le tecniche di realizzazione del fantasmagorico sono da teatro sperimentale(uso di diapositive per rappresentare il caos ad esempio), con ricerca di effetti tra lo strabiliante e il grottesco.

Le danze e le musiche del labirinto(Preludio, Danza del Labirinto, Danza del Minotauro, Maieutica, Ombre vaganti, Ouroboros ovvero Tema di Teseo ed Arianna), create appositamente da Francesco De Cicco, Claudio Zappullo e Paolo Lucaferri nella raccolta Oneiron sono all'origine classiche, accompagnate da percussioni e ritmiche moderne per generare speciali effetti sonori.

Dal punto di vista scenografico i coreuti con gli ombrellini, riproducendo la danza greca del Labirinto, la Tsakonikos, rappresentano essi stessi il labirinto nel suo formarsi e apparente disfarsi.

La critica ha scritto che "Più che un normale testo teatrale Ouroboros Eros è una sorta di poema, o almeno una traccia per un poema sinfonico". Ricco di cultura, con riferimenti esoterici assai alti...".

                                                      

1 ATTO

9 ATTORI

PAG. 22

OUROBOROS= LABIRINTO

<VERSIONE DA TEATRO DI STRADA CON MOSTRI E DEI MITOLOGICI : DRAGHI SPUTAFUOCO - EFFETTI PIROTECNICI - USO DI TRAMPOLI>

31)CARAMBOLA.

Opera grottesca in un atto descrivente il fantastico mondo di maestri che traggono l'individuo in carambole di schiavitù, col pretesto di liberarlo.

10 ATTORI

SCENOGRAFIA=LUCI-1 PALO- INTERNO DI UN CIRCO- INTERNO CON TAVOLINO

32)LA GIDUGLIA.

Opera fantastica in un atto giocata su diversi piani temporali(piano della mitologia sarda ed egizia)e il teatro, con trasposizioni tra incubi reali e letterari del palcoscenico-vita.

17 ATTORI

MOLTE COMPARSE

SCENOGRAFIE COMPOSITE=INTERNO DI CASA ED ESTERNI(MONDO SARDO ED EGIZIO)

33)    ECPIROSI  ALL'ISOLA DEGLI ZOCCOLANTI      (APOCALISSE NEL MONASTERO DEGLI ZOCCOLANTI IN TURRE OCTAVA)

  Nel Monastero degli Zoccolanti a Torre del Greco, il monumento più importante della città, si descrivono le ore terribili di religiosi, gente comune e Pitolessa oracolante che là aspettano la lava dell'ecpirosi. Tutta la città brucia e, nel cortile del Chiostro della Gnosi, tra confessioni di vizi capitali, si prega, si chiede perdono  mentre la Pitonessa oracolante, su due cadaveri uccisi dal Vesuvio, si lancia nelle sue visioni di un'apocalisse finale per mano d'uomo.

 

ATTORI 11

MASCHI 7

FEMMINE 4

  MOLTE COMPARSE

  Scenografia: il chiostro della Gnosi

  34  )CAMPI RED ELEISON

 Nella struttura triadica si succedono anime  dalle mille sfacettuature, ora comiche, ora paradossali, alla ricerca di un sito in cui collocarsi non sempre  a misura di Tartaro tradizionale.

Il tutto fino all'esito finale dove l'Empireo rosseggiante verrà conquistato dai terroristi e dalle loro bombe.

 attori 33(con posizioni sovrapponibili)

MASCHI 27

DONNE 6

  35  )BARZELLETTE SATANICHE

 

Dalle barzellettacce su Gesù diffuse in rete e fuori rete un'idea per una messinscena teatrale esilarante in cui la blasfemia è superata dalla volontà pura di far ridere. Forse il riso, dopo la rivelazione del Nome della Rosa di Eco, è il linguaggio del diavolo perché rivela che non tutti i demoni e i drammaturghi blasfemi sono così cattivi come li dipingono. Ciò spiega l'invocazione burlesca ai satanici Berlic e Berloc che sorregge l'intera opera, fondata su rotture continue della parete spazio-temporale per incursioni veloci tra il pubblico e le usanze dei nostri tempi. Per attuare il progetto scenico i fatti della Gerusalemme del 33 d. C. vengono inseriti in una lezione dei nostri tempi dalla Maestra a Pierino e alla scolaresca-pubblico.

 

Scenografia nuda

ATTORI 48

  MASCHI 38

  DONNE 3

  36 )APOXIOMENOS(L'atleta di Lussino)

                                              

L'idea nasce dal ritrovamento e restauro della statua greca chiamata Bronzo di Lussino, così detta perché individuata da un sommozzatore belga, René Wouters, il 12 luglio 1997, durante un'immersione poco fuori il porto di Lussingrande, in Croazia. Fu poi recuperata nel 1999 e restaurata da un team  italo-croato, in pratica una collaborazione fra l'Istituto croato del restauro e il fiorentino Opificio delle Pietre Dure sotto la direzione di Giuliano Tordi e Antonio Serbetic.

Apoxiomenos era il nome di una celeberrima statua di Lisippo, indicando il nome "uno che si sta detergendo" con lo strigile dal sudore, dall'olio, dalla polvere.

Nella pièce l'atleta Koroibos, ex cuoco, esprime i peggiori vizi della Grecia di un tempo, che sono quelli di adesso. Ovvero la ricerca di un arrivismo senza scrupoli che non esita a ricorrere la doping pur di primeggiare nello sport  e nella vita sociale. Allora come ora, infatti, il primeggiare in una disciplina dava accesso alle più alte cariche politiche.

Fa da contrappunto a Koroibos la madre Callipatera, la sua coscienza, la quale gli rammenta l'onore del padre defunto, pescatore e persona giusta tanto da diventare capo del villaggio.

Il trait d'union è Pittaco, poeta cantore della semidivinità dell'atleta. Figura melliflua e amante dei Koroibos, egli oscilla tra la poesia moralistica e la funzione di mistagogo, pronto a somministrare bevande che portino al contatto con l'Olimpo degli dei e dello sport.

La storia della vittoria si svolge fino al drammatico scontro di Koroibos con la madre invano protesa alla ricerca di una via di salvezza lontana dalla droga, dal lusso e dagli eccessi. Il ritorno all'isola della semplicità rimarrà una vaga chimera aggirantesi tra il sangue sparso degli affetti primari elusi.

Tutto là tra Olimpia e i sacri misteri di Eleusi.

SCENOGRAFIA: UNA PALESTRA

 MASCHIO 4

FEMMINA 1

+ SPETTATORI

+ I COREUTI: 20(coprono anche GLI SPETTATORI E DUE GUARDIE)  

37 )LA GUERRA CULINARIA DI MONSIEUR GURDJIEFF  

Dramma in un atto. Racconta l'insegnamento di George Ivanovitch Gurdjieff(1877-1949), il maestro armeno che agli inizi del secolo scorso fondò una scuola d'insegnamento esoterico volto alla liberazione dell'uomo. Attraverso il Triagramma Drammaturgico rappresentato dal Maestro Musicale, dall'Allievo Poeta e dall'Amante Pittrice si dipana la storia di tre anime nascoste nella casa di una Parigi appena invasa dalle truppe tedesche. La guerra si fa metafora della condizione umana in sé con l'insegnamento di Gurdjieff che spinge l'essere lungo la Quarta Via della consapevolezza e della fratellanza operosa.

                                        

L'opera si svolge col sostegno del Centro Gurdjeff(operante a Roma e a Barcellona)

ATTORI 3

MASCHI 2

FEMMINE 1

 

ATTORI 3

MASCHI 2

FEMMINE 1

 

SCENOGRAFIA: casa parigina con tappeto persiano, studio, fornello e paiolo per la pentola.

38)  I DADI DI TEMI.  

 

                                      

http://upload.wikimedia.org/wikipedia/commons/thumb/1/1f/Rabelais.jpg/180px-Rabelais.jpg

 

Commedia grottesca in un atto. Nasce dall'assemblaggio di un simulacro del processo Cogne e del metodo giudiziario adottato in Gargantua e Pantagruele di François Rabelais dal giudice Bridoye(ora Brigliadoca), il quale decideva le cause tirando a sorte con i dadi.

Il sistema, che riprende il tema delle ordalie (la prova della bara in Vespertiliones, quella del fuoco in Merimanga, quella della terra in Ordalia degl'interrati) rientra in quella che definii ordalia del caso ovvero giudizio di Dio che rimetteva la decisione di un processo ad elementi casuali(Vedi G. Francione Processo   agli   animali - Il   bestiario    del    giudice, Gangemi, Roma 1996).

Ne deriva nell'astragalomanzia una sorta di grottesca presa in giro dei sistemi dei nostri soloni togati, i quali credono di scoprire la verità con la logica astratta, dimenticando che la logica non è una ma un mostro tentacolare che disperde i giudizi nella caverna delle ombre di Platone.

 

ATTORI 3

MASCHI 2

FEMMINE 1

SCENA ESSENZIALE= AULA DI TRIBUNALE

 39)PAPTEST IUDICISEX (TESTUS PAPIRI MENTULAE PRO ADEPTIS

IUDICESSIBUS)

 La pièce descrive in chiave goliardica l'assunzione di una giovane giudicessa che viene iniziata alla vita nova di giurisprudente. 

 Un vero processo con tanto di P. M. che la chiama a condannare il più possibile, di contro alla difesa che invoca l'assoluzione, il favor rei, la difesa dei deboli.

Il verdetto sarà l'iniziazione della candidata dopo che ha mostrato una reale volontà di giudicare nel segno della goliardia, senza musi né drammi, cercando di ridurre la giustizia ai minimi termini.

La lettura del papiro, dal punto di vista goffmaniano, si configura come distruzione rituale della facciata del nuovo status serio di giudice attraverso la rivelazione di informazioni distruttive provenienti dalle altre facciate dell'individuo, soprattutto da quelle meno compatibili con l'impressione di persona matura e responsabile che ora ci si aspetta da lui.

 

ATTORI 4

MASCHI 3

FEMMINA 1

SCENOGRAFIA ESSENZIALE: AULA DI GIUSTIZIA  

         40)PERCHE'  LA GALLINA ATTRAVERSA LA STRADA? (OVVERO: LA  FILOSOFIA 

          DELLA GALLINA)  

Pièce assurda in un atto realizzante una forma di teatro seriale sviluppantesi  attorno a  un tormentone di gran moda in rete. Al quesito sulla gallina rispondono personaggi più o meno noti, vivi o morti,  a dare  spiegazioni comiche, grottesche, paradossali. Lo spettacolo è tanto più forte in quanto vi siano attori-imitatori dei vari personaggi o comunque capaci di mutazioni psicofisiche fregoliane.

ATTORI ALMENO 15

  41)   PRETE GIANNI (IL RE DEL MONDO)  

Opera multimediale che descrive le meraviglie del regno di un potente re indiano, chiamato "Presbyter Johannes", poi volgarizzato come Prete Gianni, ricchissimo e soprattutto cristiano. Prete Gianni legge la lettera che invierà all'imperatore dell'occidente, coadiuvato e ridicolizzato, dal suo consigliere jongleur, il Ciambellano. Intanto scorrono le immagini delle straordinarie creature che popolano il suo regno.

PERSONAGGI 2

MASCHI 2

      42)  CHE GUEVARA  (I QUATTRO CAVALLI DI CHE GUEVARA)

Il guerrigliero comunista Che Guevara, arrivato in Bolivia per liberarla, s'imbatte nella Morte. Battagliero com'è riesce a coinvolgerla - alla maniera del Settimo sigillo (film del 1956) di Ingmar Bergamn -  in una partita a scacchi, ultimo rimedio per  ritardare l'ineluttabile ma soprattutto per cercare un senso alla sua vita e al mondo intero attraverso un gioco di mezz'ora. 

ATTORI: 3

MASCHI 2

FEMMINE: 1

       Schermo per trasmissione immagini.

Specchi laterali.  

43)UN PUPO PER AGRIPPINA  

Di Gennaro Francione,  Loredana Masala,  Salvatore Conte,

Teatro-danza sugli amori e gli omicidi di Agrippina e Nerone.

Partendo da un'idea di Salvatore Conte e seguendo lo schema del processo indiziario, Francione lavora su tracce gravi precise e concordanti offerte dalla storia per offrire coi due coautori una versione drammaturgica inedita del rapporto tra Nerone e Agrippina. L'imperatore poeta non uccise sua madre ma, travolto dall'amore fisico e spirituale della sua genitrice, capovolse la ragion di stato che la voleva morta per inscenare una colossale beffa salvatrice. 

ATTORI 7

MASCHI 5

DONNE 2

COREUTI

44) CLARIMONDE, LA VAMPIRA DEL PRETE

Piéce liberamente tratta dall'omonimo racconto di Theophile Gautier

 

 

Romuald, nel giorno in cui viene ordinato prete s'imbatte nella bella cortigiana Clarimonde. I due s'innamorano perdutamente e il prete diventa preda di una metamorfosi, in cui tra sogno e realtà, oscilla tra la funzione di devozione e la vita da libertino a Venezia. Presto scoprirà che la donna amata si nutre del suo sangue per poter continuare a vivere ed amarlo all'infinito.

  ATTORI 4

MASCHI 2

FEMMINE 2

  SCENOGRAFIA ESSENZIALE (POLTRONA, SPECCHIO, TAVOLINO, FINESTRA PORTA; IMMAGINI TRASMESSE)

45) UNKAYA

Teatro-Danza descrivente l'epopea azteca con una nuova visione del sacrificio inteso come personale e volontaria immolazione al dio Sole nel trionfo della forza e del coraggio. Questa visione, attraverso una storia d'amore e la ribalta zodiacale di un intero popolo alla ricerca di un senso alle cose, verrà rivoluzionata dall'UNKAYA. E'  il "mai più" del sacrificarsi dell'uomo in una nuova prospettazione vivifica e salvifica della vita che va vissuta  e protetta integralmente, in ecologia come in rituale.

 

ATTORI 22

 MASCHI 16

FEMMINE 6

 

SCENOGRAFIA: muro dei crani, letto del sacrificio

    46)LA TARANTA D'ISABELLA

 

Teatro-danza. E' il racconto di Isabella Morra (Favale, 1520 ─ 1546) giovane poetessa uccisa  all'età di 26 anni dai suoi stessi fratelli per via di una presunta relazione clandestina con Diego Sandoval de Castro, poeta a sua volta e barone di Bollita. La vicenda fosca è interrelata a storie di castelli pervasi da fantasmi, lupi mannari, ma soprattutto al morso della tarantola che alimenta il rito liberatorio raccontato da De Martino.

 ATTORI 7

MASCHI 6

FEMMINE 1

+ ORCHESTRA

 

SCENA ESSENZIALE

SCRITTOIO - INGINOCCHIATOIO

47)HAREM... MAMMETA!

  Villa Favorita  al Miglio d'Oro, strada fantastica tra Torre del Greco e Resina(ora Ercolano), ospitò per tredici anni il Kedivè d'Egitto. Le finestre furono fornite di fitte grate come nei monasteri. Il popolo cominciò a fantasticare e molte leggende scaturirono dalla mente popolare intorno alla vita che il principe orientale conduceva nel mistero di quel grande palazzo. Questa pièce ne rivela i segreti attraverso danze esotiche mediorientali, odalische, zingari, eunuchi femmenielli di Forcella. Gli spettatori vengono guidati per mano dallo zotico sindaco torrese Gennaro Vitiello per intervistare il potente dinasta postfaronico e alcuni sgangherati componenti della sua corte.

         ATTORI 6

          MASCHI 4

      FEMMINE  2

       DANZATORI

 

  48)

   DOPPELGÄNGER IN CONFITEOR RIDENS  (DOPPELGÄNGER CONFITEOR)

  Il confessore, Don Liborio, e lo psicanalista, il dottor Mario Bubbico, rappresentanole due facce, l'una religiosa, l'altra laica, della stessa medaglia. Le loro funzioni esprimono nell'apparente diversità la voglia dell'uomo di confessare ad altri i suoi peccati e i suoi mali per liberarsene. Il tutto in questa farsa visto in chiave comica e di traslitterazione continua tra la dimensione di don Camillo e di Peppone. Da una parte il prete, nunzio del Dio arrangiatore in cielo, dall'altra il medico dell'anima,  appendice su questa terra di Marx, il salvatore della materia, per derivarne una piéce dove l'intreccio ridanciano è giocato su una chiave leggera ma sempre eccitante per il comune denominatore comune  ad essa sotteso: il sesso e la dissacrazione del sacro, sia esso il numinoso che scienza pura.

  Scenografia essenziale. Sedie e divano

  ATTORI 19

MASCHI 12

FEMMINE 7

49) LA CASTA DEI BUFFONI

 Una commedia satirica sui poteri-casta dello stato,  in cui man mano si rivelano i sette vizi capitali portati dai potenti travestiti da buffoni animaleschi.

Il simbolo della poltrona-potere è trasformato in sedia mobile sulla quale siedono i forti, incriminati dall'Inquisitore accompagnato dal salace sgorbio Cancelliere. Grazie a quella sedia, dopo il verdetto di colpa inesorabile, vengono prima defenestrati  e poi decoventrizzati.

 ATTORI MASCHI 8

SCENOGRAFIA: BINARIO CON SEDIA MOVENTESI DA UNA QUINTA ALL'ALTRA

50)   IL SETTIMO SIGILLO DEL CHE. (I QUATTRO CAVALLI DI CHE GUEVARA)

 Teatro-documento in un atto.

Il guerrigliero comunista Che Guevara, arrivato in Bolivia per liberarla, s'imbatte nella Morte. Battagliero com'è riesce a coinvolgerla - alla maniera del Settimo sigillo (film del 1956) di Ingmar Bergamn -  in una partita a scacchi, ultimo rimedio per  ritardare l'ineluttabile ma soprattutto per cercare un senso alla sua vita e al mondo intero attraverso un gioco di mezz'ora.

Multimediale

Rappresentato:

51)PROSOPAGNOSIA.

 

1 atto. Prosopagnosia è l'incapacità di riconoscere o distinguere le facce. Un disturbo da cui è affetto Giorgio Minchierlo dopo aver subito un grave incidente stradale. La sua vita è sconvolta arrivando a perdere il lavoro e  a non riconoscere più neppure la moglie che lo lascia. Si rifugia nel lettino della dottoressa Anna Spera, la quale cerca di guarirlo rivelando attraverso il disturbo memoriale una volontà sotterranea a non vedere nelle facce delle persone più vicine le grandi brutture del mondo. Una via per un implausibile nirvana.

 SCENOGRAFIA: STANZA DI UNO PSICHIATRA - SCHERMO

ATTORI 5

MASCHI 3

DONNE 2

 52)SEDIA ELETTRICA PARK

 

1 atto. Un pupazzo su una sedia elettrica in un luna park di Milano scatena la piéce. All'indignazione dei benpensanti per quello spettacolo orrendo che scatena il riso di grandi e piccini fa da contrappunto il monologare dell'uomo in lattice. Il fantoccio viene trasformato in creatura viva a descrivere prima dell'esecuzione reale sulla sedia elettrica l'ipocrisia di un mondo permeato di falso perbenismo.

 Spettacolo multimediale. Una sedia con fili e schermo per trasmettere immagini.

ATTORI 13

MASCHI 10

FEMMINE 3

53))FEBE (FACEBOOK EXCREMENT)

                                                               

Una pièce costruita su frammenti di face book. Ai discorsi sull'ESCALATION RELATIVISTA che porterebbero ad ammettere, eutanasia, matrimoni gay, pedofilia, Adramelek, l'asino con le ali, contrappone delle implausibili intrusioni drammaturgiche che, come i koan zen, spiazzano i partecipanti alla discussione.

Alla fine Adramelek rivela il vero intento del suo intervento che è ancora una dimensione altra: l'amore per la bella amministratrice del gruppo di discussione.

L'ultimo atto è mettere le ali e volare verso Febe trasformata da ammasso escrementizio di pensieri da Face Book ad autentica luna purificatrice  del dire e  del sentire.

 

ATTORI 36

 MASCHI  26

FEMMINE 10

 SCENOGRAFIA: un parallelepipedo formato da stanzette  come  di alveare

 54)ADDIO TOKYO(MEMORIE DOLOROSE DI UNA GEISHA SUBPITTORICA)

 di Luigi Athos De Blasio e Gennaro Francione

Il testo teatrale nasce da un'opera collettiva a reazione a catena. Dai quadri di Assunta Paravati, fotografati da Maria Cristina Porcelli,  Luigi Athos De Blasio  trae una serie di racconti che diventano copione teatrale con Francione. La continuazione è la messinscena teatrale e filmica dell'opera, che si avvolge in una multimedialità a spirale.

Il tema della pièce è la memoria del dolore.

Attraverso  il racconto di una gheisha s'introducono i vari personaggi che descrivano apocalissi pubbliche (la guerra, la shoah, il terrorismo)  e private (la pedofilia, il matricidio, l'assassinio) sullo sfondo di un mondo dove impazzano immagini di vita esotico-turistica  e di morte atroce, con collassi di universi grandi e piccoli.

 ATTORI 19

MASCHI 16

FEMMINE 3

 55)O&N (OLD E NEW ECONOMY: L'IMPRESA DAL TACCAGNAGGIO AL POTLACH)

 

                                

Un'opera insolita. Un teatro didascalico sull'impresa. Un'excursus galoppante nei secoli dal primitivismo al contemporaneo, oscillando dalla old economy, disumana e diseguagliante, alla new economy, prolifica, fervida,  affratellante. Il tutto a mostrare come anche in economia regalare, indebolire i forti e rafforzare i deboli, serva davvero a tutti. Essendo,  comunque, questa l'unica soluzione in un mondo in cui l'economia capitalistica degli squali è già andata a rotoli.

 56)   LA ZUCCA DI PAPA SILVESTRO (GERBERTO, IL PAPA NEGROMANTE)

                       

 

 Gerberto, monaco del monastero D'Aurillac (X/XI secolo d. C.), assetato di sapere, in giovinezza oscillò tra la cultura cristiana e quella islamica che apprese in Spagna. Poi passò da Reims a Bobbio e da Ravenna a Roma, dove venne nominato papa col nome di Silvestro II nel 999, grazie all'aiuto dell'imperatore Ottone III. Fu il primo pontefice di origine francese della storia conosciuto con lo pseudonimo di "Papa Mago". Avrebbe stretto patto col diavolo e amato una donna-strega, la Fata Meridiana. Le vicende degli oscuri poteri di questo papa, costruttore di organi, astrolabi, teste parlanti, si racconta in questa pièce, sostenuta dal narrare di un cronista dalla testa appuntita e calva: Rodolfo il Glabro. Un monaco cluniacense che descrisse la paura della fine del mondo a ridosso dell'anno mille.

 

ATTORI 4

MASCHI 3

FEMMINA 1

 

57) IL DIAVOLO DEL LISERT

 Leandro, archeologo dilettante in cerca di tesori, s'imbatte in una grotta nel diavolo zoppo. E' Asmodeo, pronto ad aiutarlo, a patto che il giovane  lo aiuti a sua volta a riscattarsi dal suo stato infernale. Nel patto diabolico i due compari dovranno lottare con elementali buoni e  cattivi (Coboldi, Ondine, Fuochi Fatui,  Zombie, Fate, Vampiri) finché non s'imbatteranno nel Mostro Parolaio, Pursan. Il diavolo è spesso men brutto di quel che sembra. Ciò vale sia per Pursan, alla fine salvifico, che per Asmodeo il quale tornerà alla sua umanità fatta di vita caduca, ma felice in piena amicizia e gioia termale con gli umani.

 

ATTORI 3 MASCHI

DANZATORI: COBOLDI

ONDINE

FUOCHI FATUI

ZOMBIE

FATE

PIPISTRELLI

MOSTRO PAROLAIO

 

SCENOGRAFIE DI LUCE

        58)            FIAT ALLUXINOGENUS

                   1 atto.

In un villaggio qualunque è domenica  e nella chiesa di don Achille tutto sembra svolgersi come sempre durante la messa.

E, invece, qualcosa sta per succedere d'inusitato. Un misterioso personaggio Che Guevar Mandrake ha messo droga nelle ostie. Per i fedeli alla fine della santa messa, parroco officiante compreso, si apriranno mondi allucinanti, pazzeschi, ridicoli, esilaranti. L'opera nasce da un fatto di cronaca - sembra avvenuto realmente - dove si narra dell'utilizzo nelle ostie di segale cornuta.

 

ATTORI 12

MASCHI  8

FEMMINE 4

 59) 120) PER LA BARBA DI MADAME ESAU’!

Teatro danza in un atto del Ciclo Venere Barbuta. Rievoca la vicenda di Annie Jones la donna barbuta che fece furore nel circo Barnum, vissuta a cavallo tra la fine dell’800 e gl’inizi del novecento.
Ne rievoca le angosce collegate al suo irsutismo, condizione pilifera catastrofica per una donna legata a ideali di bellezza liscia, superata dal successo circense e dagli amori che malgrado tutto ebbe nella sua vita.
Lo scavo dell’anima di una femmina iperpelosa diventa anche una lezione a cielo aperto per tutte le donne della platea molte delle quali ossessionate, chi più chi meno, dai peli superflui.
Il tutto nel più ampio panorama di celebrazione coreografica del circo Barnum, il più grande spettacolo del mondo e fors editutti i tempi.

ATTORI 3
MASCHEI 2
FEMMINE 1
SCENA ESSENZIALE

60)MADAME MOUSTACHE (ELEANOR DUMONT, UNA DONNA COL BAFFO!)

Teatro-danza in un atto del ciclo Venere Barbuta. Rievoca la vicenda di Eleanor Alphonsine Dumont alias Madame Moustache cosiddetta per il prorompente baffo che le sormontava le labbra.
Era un’abilissima giocatrice soprattutto ai tavoli del Black Jack e del Poker. Girò l’america e divenne famosa nella Western Frontier, ai tempi della corsa all’oro.
Donna affabile ma all’uopo capace di maneggiar pistole, arrivò a diventare anche impresaria di case da gioco e di bordello.
La pièce descrive le vicende di questa donna, femminista affermatasi implausibilmente col gioco d’azzardo, tanto forte ma anche tanto fragile da innamorarsi di un truffatore, il mercante di bestiame Jack Mcknight, che la sposò e la privò di tutti i suoi averi.
Sempre pronta a ricomnciare daccapo finché alla fine si suicidò con una dose di morfina sostanza che assumeva per intrecciare i suoi paradisi in terra: la droga, l’alcool, il sesso e le carte.

63) ENURESIARCA

(dualogo   tra un ingegnere civile   pisciasotto e una psicanalista surrealista)

 

Pièce grottesca in un atto.

Colosimo Capuano è  un ingegnere civile. Con problemi d’amore ma soprattutto vittima di un’imbarazzante enuresi. Si fa la pipì sotto.

Si sottopone alla psicanalista Clarissa Pichierra che lo sottopone a un’accurata analisi partendo da tecniche tradizionali (insight, tranquillanti, cura di contatto con la natura)  per poi passare a una seduta enigmistica per risolvere il problema. Nulla sembra funzionare anzi la cosa sembra aggravarsi quando alla deiezione involontaria nell’atto piccolo si aggiunge in seguito a un sogno faeries quella dell’atto grande…

Ma a tutto c’è un rimedio. Nel finale c’è una soluzione inaspettata e rocambolesca che permetterà a lui di risolvere il problema e a lei di aver successo con le sue sedute di scienziata naturopata dell’anima.

 

ATTORI 2

1 maschio

1  femmina

Scenografia essenziale (divano con sedia e un cestino)

64)  AMLETUS FOCOMELICUS

 

Dramma multimediale in un atto

La pièce  racconta la storia di Carlo De Angelis un padre che, sconvolto dalla nascita di un figlio gravemente  focomelico a causa della talidomide. impazzisce e lo getta nel Tevere. Il processo degli uomini, giudici e popolo, si conclude con la piena assoluzione per aver egli commesso il figlicidio in uno stato d’infermità mentale ma soprattutto perché l’uccisione è stata dettata dal sentimento della pietà. Rimane, però, un processo insieme interiore e metastrutturale. Il giovane dovrà fare i conti con la propria coscienza e col figlio ucciso mentre un processo parallelo si svolge contro la collettività che lascia soli i genitori ad affrontare q  uesti drammi della patologia natale più grandi della loro volontà e delle loro capacità di supportazione.

 

ATTORI 5

MASCHI 3

DONNE 2

Scenografia essenziale – Sala di ospedale - Camera di consiglio - carcere

Schermo finale per proiezione immagini

 65) KUNG FOOL ( PARTE III) IL DEMONE MAMMONE

 Il ciclo Kung Fool comprende quattro opere (Asylum Salentinum, Il Demone Kungfullon, Il Demone Mammone, Il Demone Smorfione)  che  possono essere rappresentate insieme in una maratona teatrale o separatamente, avendo ciascuna una struttura autonoma pur se il senso vien dato dall’analisi dei quattro mondi. Il primo rappresenta l’universo degli uomini; gli altri tre l’esplorazione delle monadi individuali.

Il Demone Mammone è Guglielmo  attaccato al mito della mamma che da angelo del focolare domestico si trasforma in demone, per l’attaccamento al figlio morboso ed ambivalente. Questi,  in difficoltà esistenziale costretto dal padre  violento a una vita militare che non gli si confaceva, va sempre più deteriorandosi per gli ’infortuni della vita fino ad essere ristretto in comunità. Qui si esprime in sommo grado con linguaggio criptico, tale da sfuggire alla comprensione dello stesso psichiatra,  mentre cerca un senso al suo esserci con atteggiamenti talvolta aggressivi ed ironicamente taglienti.

Anche lui canterino aiutato dal complesso musicale si lancia in musiche salentine antiche o in pezzi moderni tratti dal repertorio di Albano e  Romina o di Max Gazzè.

 

ATTORI

MASCHI 7

FEMMINE 2

Totale 5

COMPLESSO MUSICALE

 

66) KUNG FOOL (PARTE IV ) IL DEMONE SMORFIONE

 

Il ciclo Kung Fool comprende quattro opere (Asylum Salentinum, Il Demone Kungfullon, Il Demone Mammone, Il Demone Smorfione)  che  possono essere rappresentate insieme in una maratona teatrale o separatamente, avendo ciascuna una struttura autonoma pur se il senso vien dato dall’analisi dei quattro mondi. Il primo rappresenta l’universo degli uomini; gli altri tre l’esplorazione delle monadi individuali.

Il Demone Smorfione è Frenkson il più spavaldo di tutti i disturbati, un autentico brigante buono pronto ad azioni depratorie per poi rivendere gli oggetti trafugati a poco prezzo a chicchessia.

Lo troviamo alla ricerca del compagno di stanza ideale pronto ad abbarbicarsi al nuovo arrivato, insoddisfatto di chi gli dorme accanto o innervosito da chi gli guarda di continuo nel piatto mentre mangia .

Lo troviamo a fare e disfare la valigia all’infinito, dando a quest’atto il significato dell’esserci, sia sul piano personale che dell’intera comunità riabilitativa. Infine dell’intero mondo esterno, sempre alla vana ricerca di un senso che viene cercato dentro a un modo di esistere  uroborico, senza sbrogliare la matassa e uscire fuori verso altri mondi salvifici.

Tutti i matti dell’asylum sempre pronti a voler andare via ma per andare dove?

Non hanno più casa o famiglia che voglia accoglierli. Alla fine la liberazione è un sogno, una chimera e la comunità è il rifugio sicuro con gli angeli operatori che li tutelano dai mali ben più gravi del mondo esterno.

 

ATTORI

MASCHI 10

FEMMINE 4

Totale = 14

COMPARSE= PAZIENTI

 

67) I  TRE GOBBETTI DI MADAMA LA VEZZOSA

 

1 atto per la  Nuova Commedia dell’Arte.

A Venezia scorrazzano per imprese d’amore tre nobili: il Marchese Parpagnacco, il Barone Macacco e il Conte Bellavita.

Sono tutti e tre  gobbetti e mettono in scena le loro arti per sedurre la prosperosa Madama Vezzosa che li truffa per impossessarsi dei loro oggetti preziosi e della loro anima.

Un finale a sorpresa sarà azionato per il disvelamento dei ruoli e la rinascita di tutti nell’amore universale.

 

ATTORI 5

 

MASCHI 3

 

FEMMINE 2  

 

 

68) JACK IN THE SEXBOX

 

Dramma in un atto. Descrive la storia di un predatore sessuale, Giacomino.

Al di là della facile propaganda che richiede il capestro per i serial killer, soprattutto di donne, la pièce descrive l’altra faccia della medaglia. Giacomino, il Jack in the box, è il diavolo  chiuso in  una scatola  e guai a chi l’apre. Il giocattolo ha sete di sesso e di sangue.

Ma chi si nasconde dietro  a questo pagliaccio dal volto orribile?

Se il diavolo non è mai così brutto come lo si descrive, prima di condannarlo rimane il quesito a monte di chi l’ha creato.

Una soluzione forse c’è e, al di là dei mascheramenti sociali che salvaguardano singoli  e istituzioni, potrebbe portare all’assoluzione degli omicidi seriali e dell’intera umanità complice.

Una storia di diavolo e di acqua santa. Una storia cruenta risolta in chiave universale per una nuova genesi di fratellanza e di perdono anche per i più crudeli c e spietati criminali.

 

ATTORI 11

 

MASCHI 2

 

FEMMINE 9

      69) PULCILERNA

 

Commedia in 1 atto

Pulcinella è la maschera più diffusa nel mondo. Di sicuro Pulcinella è stato esportato da artisti italiani emigrati secoli fa in Inghilterra, dove si è trasformata in Mr. Punch, in Francia (Polichinelle), in Russia (Petruska), Spagna (Don Cristobal), Olanda (Punk), Germania (Kaspar). In tutti questi Paesi la maschera è accomunata, oltre che da sensibili similitudini drammaturgiche, anche e soprattutto dal suono identico della sua voce, stridulo.

Oltre a quelli citati, ci sono altri Paesi, in cui si sono sviluppate e sono attualmente in vita maschere che presentano molteplici analogie con il modello italiano come in Turchia dove furoreggia Kagaroz. Semplificando si potrebbe giungere alla conclusione che in realtà si sia in presenza di un “tipo” universale, che nasce e si afferma tra i popoli autonomamente. 

Secondo alcuni  il  nome di Pulcinella farebbe riferimento all'ermafroditismo del personaggio: la parte superiore (il naso, il cappello a punta, il corno) è maschile, mentre la parte inferiore (il ventre gravido, le natiche enormi, i seni prominenti) è femminile. A confermare questa tesi ci sarebbe anche l'iconografia che lo rappresenta come un "ermafrodito autofecondante": il vecchio Pulcinella muore al termine del Carnevale subito dopo aver partorito il nuovo Pulcinella dalla gobba o dal deretano.

Da questa icona nasce l’idea del Pulcinello morente che dona la vita per mettere al mondo  tanti Pulcinella che dilagheranno nel mondo in vari Paesi: Karagoz in Turchia, Punch in Inghilterra.

Da qui il titolo ibrido che fonde Pulcinella con l’Idra di Lerna,  un mostro velenosissimo in grado di uccidere un uomo con il solo respiro, con il suo sangue o al solo contatto con le sue orme. Inoltre dotato di grande intelligenza e di arguzia diabolica. Viene descritto come un grande serpente marino anfibio dotato di nove teste che ricrescono se vengono tagliate e delle quali la centrale è immortale.

Ecco il Pulcinella di Acerra: è morto ma altri 3, 10, 100 Pulcinellini  sono pronti a rinascere nei punti più impensati del mondo dal suo corpo simbolicamente immortale.

Da qui il detto: “Morto un Pulcinella, se ne fa un altro!”,

 

 

ATTORI 4

MASCHI 3

FEMMINA 1

 

         70)KARAGOZ

 

Commedia musicale in 1 atto.

Karagòz (occhio nero in lingua turca) è il personaggio principale  insieme ad Hacivat del teatro d'ombre turco tradizionale, divenuto popolare sotto l'impero Ottomano.

Il tema centrale delle commedie sono i contrasti fra i due personaggi principali. Karagòz, brutto, gobbo e povero, come testimoniano i suoi vestiti rattoppati, che incarna l'uomo del popolo, ignorante e dai modi spicci, imbattibile nel farsi passare per un imbecille. Hacivat partiene alla classe istruita e si esprime in un linguaggio semiletterario.

Lo spirito semplice ma arguto di Karagoz ha sempre la meglio sull'istruzione di Hacivat e il nostro rappresentante del popolo oppresso finisce inevitabilmente, grazie alla sua astuzia e scaltrezza, per trionfare sui potenti.

Nella pièce viene descritto un Karagoz alle prese col lavoro che non trova e non vuol trovare. E’ uno sfaticato e si deve prendere i rimbrotti della moglie che non gli suscita più alcun interesse tanto che va alla vana ricerca di rapporti sessuali con ragazze. 

E’ talmente negato per la fatica che pur l’elemosina al tempo del Ramadan con Hacivat gli va buca.

Infine un incubo col diavolo Iblis col quale mostra implausibile solidarietà quando lo vede piangere e lo consola. Il sultano ha emesso una serie di decreti che vietano i gustosi vizi alla città.  Ma Karagòz è un ribelle e con lui non la si spunta.

 

ATTORI 3

MASCHI 2

FEMMINE 1

 

              71)LA SEGATURA DI PETRUSKA

 

Black comedy in teatro danza, in un atto.

Nell’ambito del  ciclo francioniano Pulcilerna la filiazione di Pulcinella porta ad un figlio russo, il burattino Petruska che giunse in Russia tramite l'Hanswurst (lett. "Gian Salsiccia"), personaggio comico del teatro tedesco protagonista come contadino  di molte farse carnevalesche del XVI secolo.

Grandi e piccini amano osservare le sue azioni e ascoltare la sua voce, alternata al  “pichtchik”  uno strumento simile  alla  pivetta del Pulcinella napoletano.

In questa black comedy  siamo   partiti  dalla fiaba  elementare di Petrushka a cui si ispira molto fedelmente l’omonimo balletto di Igor Stravinsky.

La vicenda è ambientata a Pietroburgo, nella piazza dell'Ammiragliato, durante le feste della settimana grassa: in mezzo a una folla chiassosa e variopinta, un Ciarlatano presenta al pubblico i suoi burattini animati, Petruska, la Ballerina e il Moro. Il più sensibile è Petruska che si innamora della Ballerina. Lei però gli preferisce l'ottuso ma prestante Moro, che alla fine uccide Petruska in mezzo alla confusione del carnevale.

Il dilemma chiave è se si tratta di veri burattini animati o di esseri umani spacciati per burattini. E l’uccisione finale è un vero omicidio o la distruzione di un pupazzo che emette non sangue ma segatura?

Nella nostra versione ampliata della fiaba-danza si entra nella profondità dei rapporti tra il Ciarlatano, autentico Mangiafuoco Russo, il suo compare l’Imbonitor Diavolo e le tre marionette che vere o false continuano a  snocciolare la profondità di un’umanità forse sconosciuta sinanche agli esseri umani in carne ed ossa.

 

ATTORI 5

MASCHI 4

FEMMINE 1

COMPARSE 2

DANZATORI

 

 

 

 

 

 


*

 

 

                

 

PROGETTI SCENICI

1)CHIMERDARA(ESERCIZI DE MERDA).

Secondo esempio di teatro uroborico-aforismatico. Pièce teatrale a scketch, a fulminate aforismatiche

Il testo è tratto e adattato dal De Merda(Scipione editore, Viterbo 2000) dello scrittore greco Raul Karelia aderente al movimento dell'Ipertransavanguardia del Medioevo Atomico.

2)L'ARTE DI KOBAL,IL NERO ESTETA,OVVERO BIZZARRIE DI MONDI LETTERARI ANOMALI.

Dal saggio omonimo, analisi della trance spiritica in letteratura ovvero della creazione artistica come frutto di una comunicazione medianica. Qui conferenza drammatizzata in seduta spiritica letteraria.

5 ATTORI

SCENOGRAFIA= POSTO MAGICO - CANDELE -LUCI SOFFUSE

MUSICA MISTERIOSA-DODECAFONICA-PSICHEDELICA

Per il copione

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3)ESERCIZI DI GIUSTILIZIA.

Esempio di teatro uroborico-aforismatico. Pièce teatrale a scketch, a fulminate aforismatiche con linguaggio tratto dal vivo dei processi realmente svolti.Si muovono in maniera comica Presidenti, Giudici a latere, avvocati, uscieri, imputati, testi, poliziotti in un mondo giudiziario tanto più esilarante o grottesco perché tragici e serissimi dovrebbero essere i casi trattati.