Le Nuove Forme di tutela del Diritto d'Autore

http://italy.indymedia.org/news/2005/01/716297.php

Linux Club, un Nodo nella Rete

27, 28 e 29 ottobre 2005

presso il Linux Club di Via Libetta 15, Roma

www.linuxclub.it
Tel. 06.57250551 - email: info@linuxclub.it

A due anni dalla costituzione dell'Associazione Linux Club Italia,

tre giorni per discutere di idee, proposte e progetti per lo sviluppo della società della condivisione

Giovedì 27 ottobre 2005

Linux Club, un Nodo nella Rete

L'Associazione Linux Club Italia in occasione del suo secondo compleanno invita i soci, gli amici ed i sostenitori a una cena sociale di sottoscrizione a base di prodotti biologici o del commercio equo e solidale. Il denaro raccolto sarà destinato a finanziare il progetto Linux Biblio, una biblioteca multimediale, fisica e virtuale, libera e gratuita, da porre all'interno dello spazio Linux Club. La prima biblioteca dedicata esclusivamente al mondo copyleft, dove le opere potranno essere copiate e masterizzate su CD/DVD o scaricate su richiesta: perché copiare non è sempre illegale!

Linux Show

–         Ore 20.30: Cena sociale di sottoscrizione per il progetto LinuxBiblio

Durante la cena  si terrà una breve presentazione delle attività e dei progetti dell’Associazione Linux Club Italia per la nuova stagione 2005-2006. In particolare verranno illustrati gli eventi più importanti e le iniziative che caratterizzeranno a programmazione e l’offerta culturale del Linux Club.

 - sottoscrizione minima per la cena 10 € -

- Ore 23.30: jam session djs (con i dj che hanno collaborato con il linux club nelle passate stagioni)

Linux Expo:
- Ore 19.00: Visione del ritmo
Mostra fotografica realizzata in collaborazione con Officine fotografiche
relativa agli eventi musicali svolti all'interno del LinuxClub nella passata stagione

Linux Vision:
- Ore 20.00: The Eyes Wide Open Fil Series
Presented by U.S. Citizens for Peace & Justice – Rome
Film in lingua originale dal titolo "The Corporation"
Venerdì 28.10.2005

Linux Club, un Nodo nella Rete

In questi ultimi anni sono stati fatti grandi passi in avanti nella direzione di una consapevolezza diffusa dell’importanza della cultura libera e della circolazione del sapere.
Riconoscimenti e dichiarazioni di intenti hanno caratterizzato l'approccio verso l'Open Source delle Politica e delle Istituzioni locali.

L'Associazionismo ha dimostrato che lo sviluppo sostenibile e la promozione umana non possono fare a meno della condivisione della conoscenza e di un flusso di informazioni fruibili attraverso sistemi "aperti".

Come impegnare, concretamente, le amministrazioni locali ed i candidati al futuro governo nazionale, per far crescere in modo reale e consistente le nuove forme di economia alternativa?
Quali sono le richieste e le principali esigenze di chi opera nel settore dell’economia etica e della produzione/autoproduzione digitale?
Come imporre nel programma dei futuri governi elementi forti in favore della condivisione del sapere e della difesa delle libertà digitali?

Linux Show:
- Ore 17.00: Allestimento in vari punti del Linux Club di banchetti di informazione e promozione delle associazioni che operano nell'altra economia

- Ore 18.45: Convegno:

Quali politiche, impegni economici e programmi a favore dell’Open Source?

Ne parleremo con rappresentanti delle istituzioni locali (Municipi, comune di Roma, Provincia, Regione), parlamentari e politici, rappresentanti delle Associazioni dell’Altra Economia, rappresentanti delle Associazioni che sostengono il software libero, operatori culturali ed imprenditori del mondo Open Source, giornalisti, ed esperti delle nuove forme di tutela del diritto d’autore nell’era digitale...

moderatore: Arturo di Corinto, Docente universitario e Giornalista
intervengono:

–         Fiorello Cortiana, Senatore Verdi

–         Alessandro Musumeci, Dir. Sistemi Informativi MIUR

–         Luigi Nieri, Assessore Regione Lazio

–         Mario Michelangeli, Assessore Regione Lazio

–         Vincenzo Vita, Assessore Provincia di Roma

–         Enzo Foschi, Cons. Regione Lazio

–         Massimiliano Smeriglio, Presidente Municipio Roma XI

–         Francesco Loriga, Resp. Inn. Tecnologica Ass. Sempl. e Comunicaz. Com. di Roma

–         Sergio Bellucci, Responsabile Comunicazione PRC

–         Gianluca Peciola, Assessore Politiche interculturali Municipio Roma XI

–         Paolo Bravi, Commercio Equo e Solidale (Comes)

–         Roberto Dati, Turismo Responsabile

–         Roberto Galoppini, Consorzio CIRS

–         Claudio Bantaloukas, Lug Roma

–         Lorenzo De Tomasi, Creative Commons Italia

–         Francesco Tupone, Linux Club Italia

–         Eugenia Romanelli del movimento culturale Bazar e OpenT (bazarweb.info)

- Ore 21.15: Aperitivo offerto dal Linux Club

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- Ore 21.30: Presentazione e Proiezione del film Revolution OS II di Arturo Di Corinto

–        
- Ore 22.45- WorkShop presentazione progetti SW libero a cura di Giovambattista VIERI

- Ore 23.30: jam session djs (con i dj che hanno collaborato con il linux club nelle passate stagioni)

Linux Expo:

- Ore 19.00: Visione del ritmo
Mostra fotografica realizzata in collaborazione con Officine fotografiche
relativa agli eventi musicali svolti all'interno del LinuxClub nella passata stagione

Linux Vision:

–        
- Ore 20.00: Proiezione del film Revolution OS II

–          

–          

–        
Tutto l'evento sara' trasmesso in diretta sulla Radio Digitale Terrestre Fujiko
Collaborazioni come Media Partner con Radio MERIDIANO 12, RomaOne, RadioLinux e RomaUno TV


Sabato 29.10.2005

Linux Club, un Nodo nella Rete

Tra le potenzialità dell’informatica libera la più importante è quella di favorire la realizzazione di idee e progetti, senza grandi capitali e spesso basandosi esclusivamente sulla condivisione dei saperi, la comunicazione aperta ed una organizzazione collaborativa in rete.
L’anniversario della costituzione dell’Associazione Linux Club Italia vuole essere una occasione per parlare, presentare e discutere di progetti, realizzazioni, proposte per una produzione digitale liberata.

Linux Show:

- Ore 17.00: Allestimento in vari punti del Linux Club di banchetti di promozione di progetti nel campo del free software, della musica libera e della condivisione del sapere

–         Ore 19.00: Convegno:

Idee e progetti del Mondo della Rete

Ne parleremo con artisti, esperti, appassionati, imprenditori, sociologhi, operatori culturali, giornalisti e giuristi del mondo della rete.

Intervengono:

- Gianluca Bernardo, Fronte Popolare per la Musica Libera

- Valeria Nikki, deliriouniversale.com
- Maurizio Zammataro, Verdi
- Roberto Baldetti, Assessore Municipio Roma XVI
- Arturo di Corinto, docente e giornalista
- Gennaro Francione, Giudice drammaturgo www.antiarte.it
- Costanzo D'Agostino, Editore
- Giuseppe Puopolo, Orchestra Panharmonikon
- Lorenzo De Tomasi, Creative Commons Italia
- Claudio Bantaloukas, Lug Roma
- Andrea Camerino e Gianni Mastronardi, Romastyle
- Pino Rattus Nicolosi, Babelteka
- Francesco Tupone, Linux Club Italia

- Ore 22.15: Presentazione della Radio DIgitale Terrestre Fujiko con Sergio Bellucci
- Ore 23.00: Presentazione di RadioAttiva, per un progetto di collaborazione tra FPML e LinuxClub per una radio Streaming
- Ore 23.00: WorkShop su progetti OS Giovambattista VIERI

–         Ore 22.30:

Presentazione della compilation "LIBERALARTE2" prodotto con licenza copyleft "Creative Commons".

CD musicale autoprodotto dal Fronte Popolare per la Musica Libera in collaborazione e con il sostegno dell'Associazione Linux Club Italia.

- Ore 22.40: Concerto in acustico di alcuni artisti della compilation del F.P.M.L.

- The End
- Pane
- Razmataz
- Gianluca Bernardo
- Roberto Billi (Ratti della Sabina)

- Ore 23.30: Dj Bodo e Dj Daze con musica anni 80, rock e revival

Linux Expò:

- Ore 19.00: Visione del ritmo
Mostra fotografica realizzata in collaborazione con Officine fotografiche
relativa agli eventi musicali svolti all'interno del LinuxClub nella passata stagione

Linux Vision:

- Ore 20.00: La storia del Linux Club in video: proiezione di video e scatti di fotografie in random effettuate nelle stagioni passate a cura di Gabriele Brucchi.

Tutto l'evento sara' trasmesso in diretta sulla Radio Digitale Terrestre Fujiko
Collaborazioni come Media Partner con Radio MERIDIANO 12, RomaOne, RadioLinux e RomaUno TV

marco

Inviato: Dom Ott 30, 2005 1:00 am    Oggetto: Dovere d'autore, altro che diritto

Attualmente l'arte più che difesa è soggiogata dalla leggislatura vigente in campo dei diritti d'autore che risulta totalemente inadeguata visti i nuovi mezzi e le possibilità illimitate che la tecnologia offre. Cerchiamo di analizzare la situazione e di proggettare qualche cambiamento

Roma - stasera al LinuxClub ( http://linux-club.org/ è disponibile previa registrazione gratuita il programma e la lista dei relatori) si è dato libero sfogo a un interessante confronto riguardo l'informatica libera e soprattutto libera espressione in campo artistico.
In effetti quello che in ambito tecnologico è nato da tempo, ossia una licenza di libera distribuzione del prodotto che garantisse tuttavia il diritto di paternità dell'idea al suo creatore (sappiamo bene che la creazione riguarda l'idea, il resto è un tecnicismo) che ha la sua massima e più famosa espressione nella GPL, mancava totalmente in campo artistico.
Su questa mancanza si è fatto il punto, o meglio si è evidenziato come nella situazione attuale la legge vigente sia totalmente inadeguata e orientata verso una concezione estremamente obsoleta di diritto d'autore.
In breve attualmente chi voglia distribuire un'opera "artistica" in Italia è costretto a compiere una scelta bicromatica: rendere la propria opera di pubblico dominio, cioè accettare che chiunque possa utilizzarla liberamente modificandola o traendone lucro, oppure difendere i propri diritti d'autore, nel qual caso non ha il diritto, bensì il DOVERE LEGALE di ergistrarla alla SIAE ed ottenerene, pagando, TUTTI i diritti.
Poniamo ad esempio che Carlo suoni il basso in un gruppo reggae e che assieme agli altri della band decida di pubblicare il primo album. Per come sono le attuali condizioni si troverà difronte alla scelta drastica di 1) consentire che chiunque possa approfittare a qualunque scopo (ad esempio uno spot pubblicitario) della loro musica 2) pagare profumatamente la SIAE per ottenere diritti d'autore che probabilmente non serviranno molto a fini commerciali, ma questa è attualmente l'unica via consentita per proteggere i loro interessi, o meglio i loro veri diritti, primo tra tutti poter decidere lo scopo e l'utilizzo ultimo del loro lavoro (ad esempio potrebbero non volere che la loro musica venisse utilizzata in propaganda elettorale)
La SIAE, il cui direttore è nominato dallo Stato dovrebbe tutelare, lo dice l'acronimo stesso, Autori ed Editori facendo in modo che vengano rispettati i diritti di proprietà intellettuale sulle opere d'arte, ossia controllando ed impedendo eventuali abusi. Al giorno d'oggi questo meccanismo sta diventando, o meglio è diventato eccessivamente rigido e soprattutto inadeguato visti gli ultimi sviluppi tecnologici, soprattutto nella Grande Rete.
Perchè inadeguato?
Perchè oggi, questo fa paura a molti, la tecnologia, così come consente a tutti di disporre istantaneamente di prodotti alimentari genuini eterogenei, è arrivata ad un punto tale da consentire, con un investimento relativamente indifferente di poter dar sfogo alla propria creatività e poter facilmente distribuire la propria creazione. Detto in parole povere oggi praticamente chiunque può rimediare una telecamera digitale, girare montare e distribuire su internet un cortometraggio, ma questo discorso vale dalla pittura alla musica all'informatica. Ora, a livelli in cui si parla di Arte con la A maiuscola, cioè in ambiti "professionali" piuttosto che dilettantistici, questo significa riusicre a piè pari a scavalcare il meccanismo dell'editoria. E' evidente allora che il diritto d'autore com'era inteso dieci anni fa è oggi garante esclusivamente del buon funzionamento di tutto ciò che ruota attorno al mercato dell'arte. Volendo parafrasare un aneddoto ironico di Gennaro Francione, giudice e drammaturgo impegnato nell' idea di libera arte (http://www.antiarte.it/) L'esercito in tempo di pace serve a dar da mangiare a marescialli, tenenti generali ecc ecc risalendo la gerarchia delle stelline.
Ricapitolando, siamo oggi come oggi in condizione di garantide all'arte mezzi espressivi e divulgativi che mai prima d'ora aveva conosciuto, più o meno sta subendo un incremento proporzionale a quello che conobbe con l'invenzione della stampa, ma si trata stavolta di un salto multimediale! Allo stesso tempo però chiunque voglia proteggere le proprie idee da eventuali abusi, è costretto attualmente ad alimentare l'industria dell'editoria pagando i diritti d'autore alla SIAE, nonostante si a effettivamente in grado di scavalcare intermediari tra egli,l'artista, ed il pubblico. L'arte si trova dunque in condizione di dover essere a priori economicamente produttiva, quantomeno per ripagare i costi di garanzia sui diritti di paternità del suo creatore. In queste condizioni l'arte può esistere solo e fino a quando alle sue spalle esiste una qualunque fonte di finanziamento, spesso privato e ancora più spesso eccessivo per le tasche di un'autore. L'arte, dal teatro al cinema passando per la poesia vive quindi nel paradosso assurdo di poter esistere solo se esiste la possibilità che essa sia remunerativa e copra le spese che le vengono imposte: ci stiamo dimenticando che invece nasce dalla creatività personale, dall'impulso all'invenzione, dalla passione. Essa esiste perchè esiste a priori negli artisti, perchè ad essi piace crearla! Non è giusto impedire agli artisti di fare ciò che è dentro di loro! Creatività e libera espressione, cose che fortunatamente iniziative come quella dell'orchestra panarmonica cercano di riportare a galla. (http://www.panharmonikon.com/) L'orchestra panarmonica, tanto per la cronaca, è formata da musicisti che hanno deciso di suonare a prescindere dal finanziamento, perchè hanno capito che l'arte è parte di loro e quello che vogliono fare è suonare. Attualmente inizative come questa non sono tuttavia realizzabili, poichè il gaudagno derivato dalle performance dell'orchestra, a desempio, detratte tutte le tasse ed i vari diritti d'autore, non è sufficiente al suo mantenimento.
Soluzioni?
La soluzione c'è e c'è da parecchio tempo. Nata, come concetto, in campo informatico, si tratta niente di meno che di una licenza in grado di garantire a chi se ne avvale la possibilità di poter divulgare in tranquillità le proprie idee, senza temere abusi, ma al tempo stesso evitando prima di tutto di spendere soldi per qualcosa di totalmente inutile. Sto parlando di Creative commons. http://www.creativecommons.it/ (vale davvero la pena dare un'occhiata alle FAQ per rendersi conto della semplicità del concetto e del suo profondo significato rivoluzionario) questo nuovo tipo di diritto d'autore dà all'autore la possibilità, ovviamente il tutto è gratuito, di decidere come impostare la propria licenza, ad esempio consentire o meno la copia, l'utilizzo a fini di lucro, la modifica, ed ognuna di queste scelte è totalmente indipendente dalle altre. Di fronte ad innovazioni come queste ci si rendo conto di come l'attuale legislazione in materia si totalmente inadeguata e quindi sia necessario cambiarla. Sarebbe auspicabile poter usufruire direttamente di questo tipo di licenza senza dover obbigatoriamente ottentere il "bollino" SIAE.
A questo punto le cose che più lasciano sgomenti, ma dovrebbero effettivamente spaventare, sono due:
Primo, troppa poca gente, artisti in particolare, è a conoscenza di questa nuova concezione dei diritti d'autore e chi le conosce si trova apertamente osteggiato dalla burocrazia e dalle leggi attuali;
Secondo, non è possibile continuare a tapparsi gli occhi ed ignorare il fenomeno travolgente dell'interscambio di materiale multimediale veicolato dalla rete: sì, parlo del "truce" filesharing, la condivisione di risorse, spesso coperte da reali copyright.
Il file sharing continuerà ad esistere a dispetto di milioni di decreti Urbani e questo solo ed unicamente perchè, sebbene il 90% dell'industria dell'intrattenimento sia concentrata in un pugno di "big" della musica, del cinema, ecc ecc che sempre più spesso non sono che effimere occasioni di facile commerciailzzazione (vedi tormentoni estivi e successive sparizioni invernali), sebbene dicevo sia questa la realtà offerta dal mercato e su cui il mercato specula e vive, noi l'arte sappiamo veramente ancora cosa sia e vogliamo avere libero accesso ad essa. Se si facesse un censo dei file scaricati dai "pirati" probabilmente le statistiche di preferenza sarebbero molto diverse rispetto a quelle del mercato ufficiale, e questo spaventa le case produttrici: Pasolini non vende come Britney Spears, eppure c'è gente che l'apprezza, ma soprattutto il mercato non sa che farsene di troppa arte, troppa creatività: lo sanno tutti che l'abbondanza d'offerta fa calare il prezzo. Quello che sembrano invece non voler sentire è che un contesto che possa confrontarsi apertamente ha delle potenzialità creative neanche immaginabili.
Resta comunque il fatto che scaricare non si può, ma tutti lo fanno e lo vogliono giustamente fare. Che senso ha una legge che va contro l'interesse, non dico di una maggioranza, ma di tutti?
Un'ultima considerazione sul perchè sia adesso come mai prima necessario ricorrere ad una nuova legislazione in materia di diritti d'autore: non ricordo con esattezza chi, ma uno dei relatori ha paragonato la situazione attuale agli anni settanta, periodo in cui nascevano le prime radio libere (radio Alice ad esempio), mi permetto di aggiungere che stavolta sta avvenendo qualcosa di esponenzialmente più grande perchè grazie alla flessibilità della rete è finalmente possibile per tutti esprimere i propri pensieri e la propria creatività, perchè allora porre un freno tanto drastico all'invenzione artistica? Ma soprattutto perchè permettere ancora che ci vendano per arte tutt'altro che quello che vogliamo? L'arte vera, quella spontanea, faticosa, da amare ed odiare, quella per cui si vive e si muore, quell'arte ce la facciamo portar via così? In cambio di intratenimento a basso costo produttivo?
Cominciate ad usuftuire della Creative Commons, cominciate ad essere indipendenti. Decisamente i tempi sono maturi perchè maturino anche le coscienze.

Siti interessanti non citati:
Fronte Popolare per la Musica Libera
http://www.fpml.it/
Il FPML si batte per l'abolizione dei diritti SIAE soprattutto per quanto riguarda la musica
Linux Users Group Roma
http://www.lugroma.org/
Cosa dire: essenzialmente LINUX, padre di ogni rivoluzione, ovviamente anche di questa.
Babelteca
http://www.babelteka.org/
è un interessantissimo proggetto che propone di organizzare una rete di condivisione per prestito del materiale posseduto dagli utenti del sito, da non perdere
antiarte
http://www.antiarte.it/
FusoRadio
http://www.fusoradio.com
Radio libera il cui palinsesto può essere gestito in parte dagli stessi ascoltatori