Treno della Pace
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In questa  zone potrete leggere e ascoltare una serie di canzoni connesse a treni della pace.
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PEACE TRAIN

Cat Stevens


Il treno della pace si fa sentire più forte
Avanza, Treno della Pace
Portami a casa *
Dai, Treno della Pace
Il Treno della Pace è partito
Ero felice di recente
Al pensiero di tutto ciò che di buono arriverà
E lo credo possible
Un giorno arriverà di sicuro
Ho sorriso di recente
Sognando un mondo unito
E lo credo possible
Un giorno lo sarà di sicuro
Verrà il giorno
Vieni a riportarmi a casa
Mmmm, vieni, treno della pace
Verrà il giorno
Forza, treno della pace
Mmm, vieni a riportarmi a casa
Oh, il treno della pace si fa sentire più forte
Avanza, treno della pace
Forza, treno della pace
Portami a casa, portami a casa...
Già, ai margini dell'oscurità
Avanza un treno della pace
Oh, treno della pace, vieni in questo paese
Vieni a portarmi a casa
Ho sorriso di recente
Sognando un mondo unito
E lo credo possible
Un giorno lo sarà di sicuro

Un giorno arriverà
Vieni a riportarmi a casa
Mmmm, dai, treno della pace
Un giorno arriverà
Dai, treno della pace
Mmm, vieni a riportarmi a casa
Un giorno verrà
Un giorno verrà
Un giorno -un giorno
Un giorno o l'altro arriverà
Ho pianto di recente
Al pensiero di com'è ridotto il mondo
Perché continuare ad odiarci?
Perché non possiamo vivere in perfetta felicità
Portami a casa, portami a casa...
Il treno della pace si fa sentire più forte
Avanza, Treno della Pace
Forza, treno della pace
Un giorno arriverà
a riportarmi a casa...

© 2003 Cat Music Ltd

(traduzione Fiorella Gentile)

*In lingua Zulu: "Portami a casa"

da http://www.johnlennon.it/scritti_e_poesie.htm

 da

http://web.tiscali.it/labstoriatv/progetti%202/treno/treno.htm

 

 

 
     

                         

                     IMAGINE
                  John Lennon

(traduzione Fiorella Gentile)

da http://www.johnlennon.it/scritti_e_poesie.htm

                          

 da

http://web.tiscali.it/labstoriatv/progetti%202/treno/treno.htm

 

 
                 

                         in concerto n.2

 

                             La locomotiva

                          di Francesco Guccini

Non so che viso avesse, neppure come si
chiamava, con che voce parlasse, con quale voce poi
cantava, quanti anni avesse visto allora,
di che colore i suoi capelli,
ma nella fantasia ho l'immagine sua:
gli eroi son tutti giovani e belli.

Conosco invece l'epoca dei fatti, qual era il
suo mestiere: i primi anni del secolo, macchinista
ferroviere; i tempi in cui si cominciava
la guerra santa dei pezzenti;
sembrava il treno, anch'esso, un mito
di progresso lanciato sopra ai continenti.

E la locomotiva sembrava fosse un
mostro strano che l'uomo dominava con il pensiero
e con la mano; ruggendo si lasciava indietro
distanze che sembravano infinite,
sembrava avesse dentro un potere tremendo,
la stessa forza della dinamite.

Ma un'altra grande forza spiegava allora
le sue ali, parole che dicevano gli uomini son
tutti uguali; e contro ai re ai tiranni
scoppiava nelle vie
la bomba proletaria e illuminava l'aria
la fiaccola dell'anarchia.

Un treno tutti i giorni passava dalla sua
stazione, un treno di lusso, lontana
destinazione, vedeva gente riverita,
pensava a quei velluti e agli ori,
pensava al magro giorno della sua gente
attorno, pensava a un treno pieno di signori.

Non so che cosa accadde, perché prese
la decisione; forse una rabbia antica, generazioni
senza nome che urlarono vendetta,
gli accecarono il cuore,
dimenticò pietà, scordò la sua bontà,
la bomba sua la macchina a vapore.

E sul binario stava la locomotiva,
la macchina pulsante sembrava fosse cosa
viva, sembrava un giovane puledro
che, appena liberato il freno,
mordesse la rotaia con muscoli d'acciaio,
con forza cieca di baleno.

E un giorno come gli altri, ma forse con
più rabbia in corpo, pensò che aveva il modo
di riparare a qualche torto; salì sul mostro
che dormiva, cercò di mandar via la sua paura
e prima di pensare
a quel che stava a fare,
il mostro divorava la pianura.

Correva l'altro treno ignaro e quasi senza fretta;
nessuno immaginava di andare verso la vendetta,
ma alla stazione di Bologna
arrivò la notizia in un baleno:
notizia d'emergenza,
agite con urgenza,
un pazzo si è lanciato contro il treno.

Ma, intanto, corre corre corre la locomotiva
e sibila il vapore, e sembra quasi cosa viva
e sembra dire ai contadini curvi
il fischio che si spande in aria:
fratello non temere,
che corro al mio dovere,
trionfi la giustizia proletaria.

E corre corre corre corre sempre più forte
e corre corre corre corre verso la morte,
e niente ormai può trattenere
immensa forza distruttrice,
aspetta sol lo schianto
e poi che giunga il manto
della grande consolatrice.

La storia ci racconta come finì la corsa:
la macchina deviata lungo una linea morta;
con l'ultimo suo grido d'animale
la macchina eruttò lapilli e lava
esplose contro il cielo, poi il fumo sparse
il velo; lo raccolsero che ancora respirava.

Ma a noi piace pensarlo ancora dietro
al motore mentre fa correr via la macchina
a vapore, e che ci giunga un giorno
ancora la notizia
di una locomotiva, come una cosa viva,
lanciata a bomba contro l'ingiustizia.

 

                                                  

da

http://web.tiscali.it/labstoriatv/progetti%202/treno/treno.htm

 

 
 

                      LE 4 GIORNATE DI NAPOLI

 

E così Napoli,l'indifferente città, si è posta sorprendentemente alla testa della rivolta al nemico tedesco. Ridotta senza cibo e acqua ha caricato le sue energie esplosive nella fame e nella sete come nessun altro popolo.

Ma quante anime innocenti sono morte!Non uno di quei bambini col volto piegato tra i calcinacci e il sangue raggrumato, gli occhi stralunati,puri e increduli,vale la vittoria di un'intera guerra!Vittoria:ma di chi e in nome di che cosa?

La vita è il principale bene di ciascuno e nessuno ha il diritto di violarla in nome di qualsivoglia ideale pur nobile. Quando poi muore un bambino armato è davvero l'inferno in terra e l'eroismo non salva ché anzi aggrava la colpa nella vanagloria degli adulti di essere stati vincitori col mitra impugnato dall'agnello di Dio.

Guerra, sei solo merda!

 

(Da Gennaro Francione, Calabuscia)

                           

 

 

 

     Tutti i grandi studiosi, artisti, scienziati si sono espressi contro la guerra.

 Ergo i governanti sono tutti folli. 

  Ergo, sarebbe necessario, come sosteneva Platone, trasformare il mondo in una megarepubblica in testa a cui porre i saggi e gli artisti.  

        ANTIARTE 2000: LA RIVOLUZIONE DELL'ESTETICA NEL CYBERSPAZIO:

                http://www.antiarte.it

              @@@@@@@@@@@@@

                               Voltaire

                   filosofo illuminista francese

Il bello della guerra è che ogni capo degli assassini fa benedire le proprie bandiere e invoca solennemente Dio prima di dedicarsi a sterminare il prossimo.

                               Oscar Wilde 

                          scrittore inglese

  Fintanto che la guerra sarà considerata come una cosa terribile, avrà sempre il suo fascino. Quando la si giudicherà una cosa volgare, cesserà di essere popolare. 

                        Raul Karelia

                       poeta greco

      Il coraggio della guerra è di uscirne vivi;

    Il coraggio della pace è di scagliare la

       verità in faccia ai vincitori.

     La guerra è merda universale,

     prodotta dallo spirito collettivo,

     sapientemente incartocciata  

     nelle multicolori bandiere patrie.  

                            G. Grass

Soltanto attraverso la diserzione esiste qualche speranza di abbattere i fondamenti di quell’etica di Stato così sospetta ai nostri occhi.

             A. Bordiga 

 
La violenza legale, ufficiale, disciplinata all’arbitrio di un’autorità, l’assassinio collettivo irragionevole che compiono le file di soldatini automaticamente all’echeggiare di un breve comando, questa violenza che i lupi e le iene non hanno, ci fa schifo e ribrezzo. 

              F. Durrematt


Quando lo Stato si prepara ad assassinare, si fa chiamare patria.

                       S. Johnson  


Il patriottismo è l’ultimo rifugio delle canaglie. 

            Friedrich Nietzsche

             filosofo tedesco

   Se una guerra si conclude disastrosamente,
si domanda chi abbia "colpa" della guerra,
se invece finisce con la vittoria,
si esalta chi l'ha provocata.


                  
     ANONIMO

sulla guerra umanitaria

 Il numero di pecorelle scannate dai pastori è di gran lunga superiore al numero di pecorelle mangiate dai lupi.

Per cui, se qualcuno si proponesse di essere il vostro pastore per salvarvi dai lupi, pensateci bene.

                                          ***


Non esistono grandi guerrieri. La guerra non fa grande nessuno.

                  Fabrizio De André

                                    Girotondo

  "Se verrà la guerra, Marcondiro' ndera, se verrà la guerra, Marcondiro' ndà. 

   Sul mare e sulla terra, Marcondiro' ndera, sul mare e sulla terra chi ci salverà? 

 Ci salverà il soldato che non la vorrà, ci salverà il soldato che la guerra      rifiuterà".

             ERASMO DA ROTTERDAM

           filosofo olandese

          La guerra piace a chi non la conosce.

                 Schiller

              (da  "I piccolomini")

          La guerra è un rozzo e violento mestiere.

            Gaston Bouthoul

                 ("Le guerre")

          Un soldato è un disoccupato armato.

               Voltaire

              filosofo iluminista francese(da "Le sottisier")

 I soldati si mettono in ginocchio quando sparano, forse per chiedere perdono dell'assassinio.

                Ignazio Silone

               scrittore (da "Vino e pane")

             Poeta si diventa, ma vedova di guerra si nasce.

           Franklin Delano Roosvelt

                         presidente degli USA

Più che una fine della guerra vogliamo una fine dei principi di tutte le guerre.

                             SPINOZA

  La pace non è solo l'assenza della guerra, è una virtù, uno stato della mente, una disposizione alla benevolenza, confidenza, giustizia.

                 John Joseph Caldwell Abbott 

La guerra è la scienza della distruzione.

                     Ernest Hemingway

Mai pensare che la guerra, anche se giustificata, non sia un crimine. 


                          Friedrich Nietzsche


Come suonano bene la cattiva musica e le cattive ragioni, 
quando si marcia incontro al nemico! 


                              Nikita Kruscev

Nella prossima guerra, i sopravvissuti invidieranno i morti. 


                          Arthur Ponsonby

Quando si dichiara una guerra la prima vittima è la verità. 


                          Benjamin Franklin

                         presidente degli USA


Non c'è mai stata una guerra buona o una pace cattiva. 

                           John Fitzgerald Kennedy

                         presidente degli USA

La guerra contro la fame è in realtà una guerra di liberazione dell'umanità intera. 


                        Will Rogers


Non si può dire che la civilizzazione non avanzi... 
infatti in ogni guerra ti uccidono in maniera diversa. 


                        Jean-Paul Sartre

                           filosofo francese


Quando i ricchi si fanno la guerra, sono i poveri che muoiono

                                 Luis Blanc

             (1811-1882), uomo politico francese

 E' con i poveri che i ricchi si fanno la guerra.

                                Bertrand Russel

           (1872-1970), matematico e filosofo inglese

I vantaggi della guerra, se ce n'è qualcuno, sono solo per i potenti della nazione vincente. Gli svantaggi ricadono sulla povera gente.


                               Albert Einstein 

                       (1879-1955), fisico tedesco

Disprezzo profondamente chi è felice di marciare nei ranghi e nelle formazioni militari al seguito di una musica: costui solo per errore ha ricevuto un cervello; un midollo spinale gli sarebbe più che sufficiente.

                                 Cartesio 

(1596-1650), matematico e filosofo francese (Descartes René)

Chi vede come noi uomini siamo fatti e pensa che la guerra è bella o che valga più della pace è storpio di mente.

                                   Sun Tzu

           stratega cinese vissuto 2500 anni fa

  Combattere e vincere cento battaglie non è prova di suprema eccellenza; la suprema bravura consiste nel piegare la resistenza del nemico senza combattere.

                 Federico II Hohenzollern
                   (re di Prussia; 1712-1786)

 Se i miei soldati cominciassero a pensare, nessuno rimarrebbe nelle mie file.

                        Thomas Mann

                    (1875-1955), scrittore tedesco

La guerra non è altro che una comoda elusione dei compiti della pace. In quanto sostituisce l'avventura esterna al lavoro e al miglioramento interno, essa è moralmente così screditata che si può ben pensare non sia mai stata altro che un mezzo di oppressione interna e di assoggettamento dei popoli, il grande mezzo ingannatore per indurli a gridare 'evviva' alla propria sconfitta di fronte al governo vittorioso.


                          Konrad Lorenz 
              (etologo austriaco; 1903-1989)

Quando ascoltando vecchie canzoni o addirittura marce militari sento un brivido che comincia a serpeggiarmi per le vene, mi oppongo alla tentazione dicendomi che anche gli scimpanzé, per prepararsi o istigarsi alla lotta, emettono rumori ritmici

                              Martin Lutero 


(1483-1546), fondatore del movimento protestante

La pace è più importante di ogni giustizia; e la pace non fu fatta per amore della giustizia, ma la giustizia per amor della pace.

                                Filippo Turati 

(1857-1932), uomo politico socialista, discorso parlamentare del 12 giugno 1909

Il famoso "si vis pacem para bellum" non è che un giuoco di parole da oracolo di Delfo. Torniamo, signori, al senso comune, che dice: si vis pacem para pacem".


                            Paul Leautaud 
                 (1872-1956), scrittore francese



   Tutti i popoli sono per la pace, nessun governo lo è.


                               R. Vaneigem 

Io sono nel mio nemico e il mio nemico è in me.

 

La Terra è ricolma di paradiso

 

Rachel Corrie *

2003

Questo è un momento perfetto
è un momento perfetto per molte ragioni
ma soprattutto perché tu ed io
ci stiamo svegliando
dalla nostra complicità sonnambula, tonta, ciucciadito
con i maestri dell'illusione e della distruzione.

Grazie a loro, da cui fluiscono queste benedizioni dolorose,
ci stiamo svegliando.

Le loro guerre e torture,
i loro diavoli e confini,
estinzioni di specie
e malattie nuove di zecca,
il loro spiare e mentire
in nome del padre,
sterilizzando semi
e brevettando l'acqua,
rubando i nostri sogni e
cambiando i nostri nomi,
i loro brillanti spot pubblicitari,
le loro continue prove generali
per la fine del mondo.

Grazie a loro da cui fluiscono queste benedizioni dolorose,
ci stiamo svegliando.

Grazie a loro, da cui trasudano questi spaventosi insegnamenti,
ci stiamo svegliando.

Le loro dolorose benedizioni
stanno squarciando
quell'allucinazione di massa
amara e raggrinzita
erroneamente chiamata realtà.

Cominciano ad arrivare a valanga
notizie sull'autentica casa dell'anima,
infiltrandosi nei nostri sogni ad occhi aperti
sempre più lucidi.

L'eternità selvaggia matura e succosa
ci inonda.

I nostri alleati
dall'altra parte del velo
ci raggiungono a sciame.

Ci stiamo svegliando.

E come il cielo e la terra si incontrano,
come il sogno e la veglia si mescolano,
come il paradiso e gli inferi si intersecano,
notiamo il fatto esilarante e scioccante
che tocca a noi decidere
tocca a noi decidere, a me e a te -
come costruire un mondo nuovo di zecca.

Non in qualche lontano futuro o luogo distante,
ma proprio qui ed ora.

Siamo sull'orlo di un precipizio,
danziamo proprio sul bordo,
e non possiamo permettere a questi folli che governano un mondo morente
di portare avanti i loro sortilegi.

Dobbiamo insorgere e combattere la loro logica malata;
sfidare, resistere e fermare la loro tragica magia;
scatenare la nostra ira sacrosanta e fargliela sentire.

Ma aver la meglio sui morti viventi non è sufficiente.
Protestare contro i mostri in doppiopetto non è sufficiente.
Non possiamo permetterci di essere consumati dall'ira-
non possiamo essere ossessionati e posseduti da lamenti.
I nostri dolci corpi animali
hanno bisogno di felicità turbolente.
La nostra stupefacente immaginazione
ha bisogno di nutrirsi con compiti
che stimolino il nostro diletto.

Abbiamo bisogno di verità allo stato selvaggio,
una bellezza insurrezionale
che ecciti la nostra curiosità,
una bontà oltraggiosa
che ci porti a compiere
atti eroici di appassionata compassione,
un amore ingegnoso
che ci trasformi senza tregua,
una libertà astuta
che non sia mai permanente
ma da afferrare e reinventare ogni giorno,
e di un giustizia-totalmente-seria-ma-sempre-ridente
che progetti e sogni
come diminuire la sofferenza
e accrescere la gioia
di ogni essere senziente.

Così sono radicalmente curiosa, compagni miei creatori;
sul serio in delirio:
visto che tocca a noi
costruire un Mondo Nuovo di zecca,
da dove cominciamo?

Quali verità allo stato selvaggio
pensiamo di piantare al cuore
della nostra creazione?
Quali storie saranno i nostri pro-memoria?
Quali domande ci alimenteranno?

Eccotene una:
nel Mondo Nuovo
saprai con tutto te stesso
che la vita è pazzamente innamorata di te-
la vita è selvaggiamente e innocentemente innamorata di te.

Nel Nuovo Mondo
saprai al di là di ogni dubbio
che migliaia di alleati nascosti
stanno dandosi da fare per farti diventare
quella bellissima curiosa creatura
cui sei destinato per nascita.

Ma poi arriva la domanda fatale:
l'amore con cui la vita eternamente ti inonda
non è stato corrisposto al suo meglio,
ma c'è ancora modo per mostrarsi più espansivi.
Se la vita è selvaggiamente e innocentemente innamorata di te,
sei pronto ad incominciare ad amare la vita così come essa ti ama?

Nel Mondo Nuovo, lo farai.

Nel Mondo Nuovo,
rigetterai la paranoia con tutta l'intelligenza del tuo cuore.
E abbraccerai la Pronoia, che è l'opposto della paranoia.
Pronoia è il vago sospetto
che tutto il mondo vivente
sta cospirando per inondarti di felicità turbolente.
Pronoia è la percezione emergente
che la vita è una cospirazione
per liberarti dall'ignoranza,
e riempirti d'amore,
e farti spirito risplendente.

Compagni miei creatori,
voglio che sappiate
che sono allergica ai dogmi.
Non ho fiducia in alcuna idea
che richieda fede assoluta.
Ci sono molte poche cose
di cui sono del tutto certa.

Ma sono assolutamente sicura
che la Pronoia descrive il mondo così com'è.
La Pronoia è più umida dell'acqua,
più vera dei fatti,
e più forte della morte.
Odora del fumo di cedro nella pioggia primaverile,
e se ora chiudi gli occhi,
ne percepirai il tremulo scintillare
nel tuo caldo corpo animale
come un'aurora boreale.

La roba dolce che appaga le tue voglie
non è chissà dove in qualche altro spazio e tempo.
E' proprio qui ed ora.

La Terra è ricolma di paradiso.

* l'autrice è una pacifista uccisa dall'esercito israeliano