PENA NATURALE
Home Up Articoli Tutela diritti sociali Legittima difesa sociale Scriminante estetica Furto di prosciutti Furto di pigne Contesto esegetico Principio di offensività Occupazione necessitata Pro vu cumpra Giustificato motivo Falciatori di OGM Sentenza Tv Sferica Caso Welby Lavavetri megacriminali? Vaffanculo Scriminanti  civilistiche Ragazzate Adempimento di un dovere Detenzione disumana Forza maggiore Scriminanti culturali Cleptomania Compassione filiale Rifiuto ordine illegittimo Consenso presunta parte offesa Mancanza dolo specifico Diritto di critica militare Minievasione Giurisprudenza recente Diritto alla salute Diritto di alloggio Assolto x tenuità del fatto Cassazione assolve per fame Scriminante fine terapeutico Ignorantia legis excusat Scriminante culturale Scrimninante umanitaria Ludopatia Scriminante sonnambulismo Tenuita' Fatto Scriminante macchiettistica Diritto d'incatenamento Linguaggio equivoco Ad Impossibilia nemo tenetur Eutanasia PIETA' DEFUNTI SCRIMINANTE EUTANASICA iNGIURIE INOFFENSIVE Scriminanti fiscali Togliere il brutto Mancanza elemento psicologico Solidarietà Pietas Etilometro Sacra Ubris SEXSOMNIA PENA NATURALE

 

IL PROCURATORE-GIUDICE INVOCA UNA PENA NATURALE PER UNA MADRE CHE HA INVESTITO LA FIGLIOLETTA UCCIDENDOLA. IL RICHIAMO È ALL’ART. 27 DELLA COSTITUZIONE CHE VIETA PENE INUMANE.  UN ARTICOLO CHE TRAVOLGE L’INTERA ISTITUZIONE CARCERARIA ITALIANA. Non c’è bisogno di sollevare questione di legittimità costituzionale degli articoli 582, 583 comma 2 n. 1 c.p. nella parte in cui punisce le lesioni personali gravissime cagionate per colpa dalla madre al figlio per contrasto con l’art. 27 comma 3 Cost. nella parte cui vieta pene inumane».  Il giudice è interprete della legge e la prima legge è la Costituzione e sulla sua base può disapplicare nel caso concreto norme in contrasto con la stessa. Solo in caso di dubbio si deve ricorrere alla Consulta. Nel nostro caso dubbi non vi sono davvero con la madre punita a vita per aver cagionato la morte della figlia. Un caso simile lo trattammo a Monza verso la fine degli anni settanta (un padre in manovra aveva ucciso il figlio) e assolvemmo d’amblais.  https://www.giurisprudenzapenale.com/2025/06/20/pene-naturali-figlio-investito-dalla-madre-la-richiesta-di-archiviazione-della-procura-di-milano/